Risoluzione del Parlamento europeo sul prossimo vertice UE-Stati Uniti del 10 giugno 2008

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

COMUNE

presentata a norma dell’articolo 103, paragrafo 4, del regolamento da

–   José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Stefano Zappalà, Jacek Saryusz-Wolski, Karl von Wogau, Elmar Brok e James Elles, a nome del gruppo PPE-DE

–   Jan Marinus Wiersma, a nome del gruppo PSE

–   Annemie Neyts-Uyttebroeck, Anneli Jäätteenmäki e Alexander Lambsdorff, a nome del gruppo ALDE

–   Cem Özdemir, a nome del gruppo Verts/ALE

–  Cristiana Muscardini, Adam Bielan e Ryszard Czarnecki, a nome del gruppo UEN

in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi:

–   PSE (B6‑0277/2008)

–   Verts/ALE (B6‑0279/2008)–   UEN (B6‑0280/2008)

–   PPE-DE (B6‑0283/2008)

–   ALDE (B6‑0284/2008)

sul prossimo vertice UE-Stati Uniti del 10 giugno 2008

Risoluzione del Parlamento europeo sul prossimo vertice UE-Stati Uniti del 10 giugno 2008

Il Parlamento europeo,

–    viste le sue precedenti risoluzioni sulle relazioni transatlantiche, in particolare le due risoluzioni del 1° giugno 2006 sul miglioramento delle relazioni UE-USA nel quadro dell’Accordo di partenariato transatlantico[1] e sulle relazioni economiche transatlantiche UE-USA[2], nonché la sua risoluzione del 25 aprile 2007[3],

–    vista la dichiarazione transatlantica sulle relazioni tra l’Unione europea e gli Stati Uniti del 1990 e la Nuova agenda transatlantica (NAT) del 1995,

–    viste le dichiarazioni UE-USA sulla lotta contro il terrorismo e il rafforzamento della cooperazione reciproca in relazione alla non proliferazione e alla lotta contro il terrorismo, del 26 giugno 2004 e del 20 giugno 2005,–    visti il prossimo vertice UE-Stati Uniti di Brdo in data 10 giugno 2008 e l’esito del vertice UE-USA tenutosi il 30 aprile 2007 a Washington D.C.,–    viste le dichiarazioni comuni del 63° e del 64° Dialogo legislativo transatlantico, reciprocamente dell’ottobre 2007 e del maggio 2008,–    visto l’esito della riunione del Consiglio dell’Atlantico del Nord tenutasi a Bucarest il 3 aprile 2008,

–    vista la sua risoluzione dell’8 maggio 2008[4] sul Consiglio economico transatlantico,

–    visto il documento dell’Alto rappresentante e della Commissione europea destinato al Consiglio europeo e intitolato “Cambiamento climatico e sicurezza internazionale” (14 marzo 2008),

–    viste le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU n. 1803 (2008), n. 1696 (2006), n. 1737 (2006) e n. 1747 (2007) sul programma nucleare iraniano,

–    viste le conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles del 16 e 17 dicembre 2004, in particolare le sezioni dal titolo “Un ordine internazionale basato su un multilateralismo efficace” e “Collaborazione con i partner”,

–    viste le sue risoluzioni sul cambiamento climatico, in particolare quelle del 16 novembre 2005[5], del 26 ottobre 2006[6] e del 14 febbraio 2007[7],</OptDel>

–    visto l’articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.  considerando che il partenariato UE/USA è la pietra angolare dell’azione esterna dell’Unione e si basa su valori condivisi come la libertà, la democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto, oltre al sostegno alle economie sostenibili e allo sviluppo sostenibile,

B.  considerando che l’Unione europea e gli Stati Uniti svolgono ruoli essenziali sulla scena politica ed economica mondiale e che condividono la responsabilità di promuovere la pace, la democrazia e la stabilità nel mondo e di individuare soluzioni alle sfide economiche globali, con particolare riferimento alle crisi dei mercati finanziari, agli squilibri nella parità fra le valute e nelle relazioni commerciali e alle crisi debitorie di alcuni fra i paesi più poveri del pianeta,

C.  considerando che le conseguenze del cambiamento climatico, come i conflitti territoriali per le risorse, gli aumenti dei prezzi dei prodotti alimentari e le migrazioni, sono questioni che suscitano grande preoccupazione per i popoli e i leader dell’UE; considerando che, stando all’Agenzia internazionale dell’energia, entro il 2030 la domanda globale di energia aumenterà del 50-60%,

D.  considerando che sia l’UE che gli USA possono e debbono svolgere un ruolo di guida a livello internazionale nell’affrontare il problema del cambiamento climatico,

E.   considerando che la domanda mondiale di prodotti alimentari aumenta più rapidamente dell’offerta, non da ultimo perché in economie emergenti come l’India e la Cina sta salendo la domanda, in particolare di carni e prodotti lattiero-caseari, e quindi anche la domanda di mangimi; considerando che, stando all’OCSE, gli attuali sussidi americani per convertire il grano in etanolo hanno contribuito all’aumento globale dei prezzi dei prodotti alimentari, colpendo maggiormente i paesi più poveri del mondo,

F.   considerando che nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo, gli Obiettivi di sviluppo del Millennio non saranno per lo più raggiunti entro il 2015,

G.  considerando il consenso, in seno alla UE, sulla revisione e il rafforzamento del trattato di non proliferazione nucleare (NPT), nel periodo precedente la prossima conferenza di revisione dell’NPT, nel 2010,

H.  considerando che ad Annapolis i leader israeliani e palestinesi hanno accettato di intavolare nuovi negoziati con l’obiettivo di giungere a un accordo prima della fine del 2008; considerando che gli sforzi per riportare la stabilità nel Medio Oriente, promuovendo la pace, la democrazia e il rispetto dei diritti umani, richiedono una solida cooperazione fra l’UE e gli Stati Uniti, anche nel quadro del Quartetto e con la Lega degli Stati arabi,

I.    considerando che una stretta cooperazione fra l’UE e gli Stati Uniti nel Kosovo è essenziale per la stabilità e lo sviluppo dei Balcani occidentali; considerando che gli Stati Uniti si sono impegnati, in linea di principio, a partecipare alla missione PESD/stato di diritto nel Kosovo con circa 80 poliziotti, 2 giudici e 4-6 procuratori,

J.    considerando che, nella lotta contro il terrorismo internazionale, è necessario sottolineare l’importanza del pieno rispetto del diritto e dei trattati internazionali in materia di diritti dell’uomo e di libertà fondamentali,

K.  considerando che, il 18 dicembre 2007, in una storica votazione, l’Assemblea plenaria generale dell’ONU ha adottato una risoluzione sostenuta da un’alleanza interregionale, comprendente l’UE, su una moratoria sulla pena di morte; estremamente preoccupato per il fatto che la pena di morte continui ad essere applicata in molti Stati degli Stati Uniti,

L.   considerando che intrattenere relazioni economiche transatlantiche cooperative è nell’interesse sia dell’Unione europea che degli Stati Uniti e che il rafforzamento del mercato transatlantico richiede una leadership politica coerente; sostiene il lavoro svolto dal Consiglio economico transatlantico e auspica che esso diventi uno dei fondamenti delle relazioni UE-USA,

M.  considerando che è necessario promuovere la libertà e la democrazia nel mondo e affrontare le sfide che esse pongono, quali la sicurezza internazionale, l’eliminazione della povertà, la promozione dello sviluppo, la necessità di sforzi di disarmo a livello mondiale, la protezione dei diritti umani, la prevenzione dei rischi per la salute a livello globale, le questioni ambientali, la sicurezza energetica, la lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa; considerando che, come chiarisce la strategia europea di sicurezza, il partenariato transatlantico e la NATO rivestono una grande importanza per la sicurezza collettiva,

N.  considerando che è nell’interesse di entrambe le parti affrontare all’unisono le minacce e le sfide comuni, sulla base dei trattati internazionali esistenti e dell’opera efficace delle istituzioni internazionali, in particolare del sistema delle Nazioni Unite in conformità della Carta delle Nazioni Unite,

O.  considerando che, negli ultimi anni, numerosi accordi scaturiti da esigenze statunitensi e adottati senza alcuna partecipazione del Parlamento europeo, segnatamente l’accordo PNR e il memorandum SWIFT, nonché l’esistenza del sistema ATS americano, hanno determinato una situazione di incertezza giuridica per quanto riguarda le necessarie garanzie di protezione transatlantica dei dati in caso di condivisione e trasferimento di dati tra l’Unione europea e gli Stati Uniti ai fini della lotta al terrorismo,

Osservazioni generali

1.   attende con interesse, in seguito alle prossime elezioni presidenziali, di poter collaborare con il nuovo Presidente degli Stati Uniti e auspica un impegno rafforzato degli Stati Uniti nei confronti del multilateralismo, della pace e della democrazia nel mondo; ritiene che il partenariato UE-Stati Uniti su questioni controverse, come le sfide globali della povertà e del cambiamento climatico, debba essere rafforzato; è cosciente del fatto che, su numerosi temi politici come quelli relativi al Tribunale penale internazionale e al Protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico, esistono divergenze di approccio tra l’Unione europea e gli Stati Uniti; auspica che il prossimo Presidente degli Stati Uniti si impegnerà, congiuntamente con la sua Amministrazione, a risolvere tali problemi;

2.   invita l’Unione europea e gli Stati Uniti a una più stretta cooperazione in un ampio ventaglio di settori di interesse comune, in particolare in Medio Oriente, Iran, Iraq, Kosovo e nei Balcani occidentali, in Afghanistan e in Africa, e a collaborare per istituire un ambiente internazionale che conduca al miglioramento della situazione della sicurezza e dei diritti umani in paesi come la Birmania e lo Zimbabwe, concentrandosi su tali questioni in tutti i forum pertinenti, compreso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite; raccomanda di promuovere un approccio comune per quanto concerne le relazioni con altri importanti attori geopolitici; Cambiamento climatico3.   incoraggia vivamente le due parti a concordare una strategia comune per limitare il cambiamento climatico a un incremento massimo di 2°C della temperatura rispetto ai livelli dell’era preindustriale, contribuendo in maniera equanime agli sforzi di riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra da parte dei paesi sviluppati e in via di sviluppo, proporzionalmente alle loro diverse responsabilità e rispettive capacità e riconosce la responsabilità dei paesi sviluppati di dare il buon esempio; accoglie favorevolmente l’impegno assunto dai principali candidati presidenziali statunitensi ad affrontare la questione delle emissioni di gas a effetto serra negli Stati Uniti e a concludere entro il 2009 un accordo internazionale per prevenire i pericoli dei cambiamenti climatici;

4.   esorta gli Stati Uniti a fare del proprio meglio per accelerare l’adeguamento della normativa nazionale in materia di clima, prima della conferenza ONU del dicembre 2009, a Copenaghen; invita altresì gli Stati Uniti a proseguire gli sforzi per creare un sistema di scambio del carbonio che, in futuro, potrebbe essere collegato con il programma UE di commercio di emissioni, dato che sarà generalmente meglio sia per l’ambiente che per l’industria se i meccanismi emergenti del mercato del carbonio, in tutto il mondo, saranno compatibili e interoperabili; approva a tale riguardo la disposizione nelle proposte provvisorie UE in merito agli scambi delle quote di emissione per consentire il collegamento ad altri sistemi obbligatori di “cap and trade”, compresi i sistemi subnazionali; in detto contesto, è incoraggiato dall’emergenza di sistemi regionali di scambi di carbonio all’interno degli USA;

5.   si compiace della relazione dell’Alto rappresentante e della Commissione europea sulle conseguenze del cambiamento climatico per la sicurezza; esorta il vertice UE-Stati Uniti ad esaminare tale questione in via prioritaria, partendo dai risultati positivi della Conferenza di Bali, del dicembre 2007; invia l’UE e gli Stati Uniti a collaborare per giungere, nel 2009, ad un ambizioso accordo post 2012, che comprenda un’azione di mitigazione e di adeguamento a livello internazionale; osserva inoltre con interesse le proposte in esame in seno al Congresso degli Stati Uniti sulla creazione di un Fondo internazionale per le energie pulite e incoraggia la Commissione ad avviare un dialogo in materia con l’Amministrazione statunitense;

Terrorismo e diritti dell’uomo

6.   esprime preoccupazione per il fatto che la stessa esistenza del centro di detenzione di Guantanamo Bay e la pratica degli arresti e delle consegne straordinarie di detenuti continui a dare un segnale negativo sul modo in cui viene condotta la lotta contro il terrorismo; esorta il Consiglio a incoraggiare il governo degli Stati Uniti a trovare un meccanismo volto a facilitare l’incriminazione o la liberazione dei detenuti in conformità del diritto internazionale;

7.   invita il Consiglio e il governo USA ad emanare una dichiarazione comune chiara e vigorosa per porre fine alle pratiche degli arresti arbitrari e delle consegne straordinarie; esorta il governo degli Stati uniti a rilasciare i restanti detenuti, nel pieno rispetto del diritto internazionale e delle norme internazionali e a fornire chiarimenti sull’esistenza di prigioni segrete al di fuori del territorio USA;

8.   chiede agli Stati Uniti di revocare immediatamente il regime dei visti e a trattare i cittadini di tutti gli Stati membri dell’UE in modo ugualitario, sulla base di una piena reciprocità; in tale contesto, accoglie con favore l’avvio di colloqui UE-USA sulla nuova gamma di richieste sollevate dagli Stati Uniti per la sicurezza volte a istituire un sistema di esenzione del visto; ritiene che tali negoziati dovrebbero essere trasparenti, fondarsi sul principio della reciprocità e rispettare le disposizioni comunitarie in materia di protezione dei dati personali;

9.   si compiace del fatto che gli Stati Uniti abbiano riconosciuto la competenza dell’UE di negoziare tale accordo e constata che le questioni di competenza dell’UE, come quelle relative alla sicurezza (compresi lo scambio di dati Passenger Name Record, l’estradizione e l’assistenza giuridica reciproca), devono essere negoziate con il Consiglio, e con gli Stati membri solo per quanto riguarda i loro cittadini;

10. sottolinea che la condivisione dei dati e delle informazioni può essere un prezioso strumento per la lotta internazionale contro il terrorismo e la criminalità, ma sottolinea che la condivisione dei dati personali debba avvenire entro un quadro giuridico appropriato che definisca norme e condizioni chiare, garantisca una protezione adeguata della vita privata e delle libertà civili e individuali dei cittadini, fornisca strumenti giudiziari di ricorso ove necessario e che tale condivisione di dati dovrebbe essere basata su un accordo internazionale vincolante concluso con la piena partecipazione del Parlamento e del Congresso; sottolinea che i dati dovrebbero essere scambiati quando necessario in conformità dell’esistente accordo UE-USA sull’assistenza giuridica reciproca e l’estradizione, nonché nel rispetto della legislazione CE e UE in materia di protezione dei dati, a cui dovrebbe accompagnarsi il coordinamento fra l’intelligence e le agenzie incaricate dell’applicazione della legge, anche a livello operativo, e la cooperazione giuridica, nel quadro del vigente accordo UE-Stati Uniti sulla reciproca assistenza giuridica e l’estradizione;

11. sottolinea l’importanza di rispettare, nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata, i diritti fondamentali e lo stato di diritto ed esorta la Commissione a informare il Parlamento europeo sui progressi effettuati nel quadro delle trattative per una struttura di cooperazione euroatlantica, per quanto in particolare riguarda la tutela dei dati personali e della vita privata; chiede che nel contesto del Consiglio economico transatlantico vengano urgentemente elaborate norme per la protezione dei dati a livello mondiale, in modo da garantire un livello elevato di protezione dei dati personali e certezza giuridica per le imprese;

Proliferazione nucleare, difesa missilistica, controllo degli armamenti e NATO

12. ribadisce il suo pieno sostegno alle risoluzioni sull’Iran del Consiglio di sicurezza dell’ONU, adottate a norma dell’articolo 41, capitolo VII, della Carta dell’ONU e invita l’UE e gli Stati Uniti a concordare una strategia comune che convinca Teheran ad attenersi alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU;

13. plaude alla stretta cooperazione tra l’Unione europea e gli Stati Uniti sulla questione del nucleare iraniano, che ha portato all’adozione, il 3 marzo 2008, della risoluzione 1803 da parte del Consiglio di sicurezza dell’ONU, la quale impone nuove sanzioni all’Iran; invita gli Stati Uniti, in seguito al successo diplomatico conseguito nei negoziati con la Corea del Nord, a partecipare direttamente ai negoziati con l’Iran di concerto con l’UE, poiché gli Stati Uniti sono in grado di offrire garanzie di sicurezza supplementari che tengono conto delle preoccupazioni dell’Iran quanto alla propria sicurezza; sottolinea l’importanza della cooperazione con gli Stati Uniti, la Russia, la Cina e i paesi non allineati nella prospettiva di prendere in esame formule alternative, allo scopo di raggiungere un accordo globale con l’Iran sui suoi impianti nucleari e il loro uso;

14. accoglie con favore la recente iniziativa dei membri del Consiglio di sicurezza dell’ONU e della Germania, il “P-5+1”, volta a presentare all’Iran un nuovo pacchetto di incentivi nel tentativo di convincere il paese ad interrompere il programma di arricchimento dell’uranio; invita gli Stati Uniti, al fine di individuare una soluzione, ad appoggiare pienamente i negoziati con l’Iran nei limiti delle regole e degli obblighi del trattato NPT;

15. invita a rafforzare il sistema internazionale di trattati e di regimi contro la proliferazione di armi di distruzione di massa; sottolinea l’esigenza di una cooperazione più stretta tra l’UE e gli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo e la proliferazione delle armi di distruzione di massa, conformemente al diritto internazionale, così come la necessità che entrambe le parti sostengano il ruolo che le Nazioni Unite devono svolgere in tali ambiti; esorta il Consiglio a discutere con la sua controparte statunitense il modo in cui impostare un approccio positivo alla riunione della commissione preparatoria del Trattato di non proliferazione (TNP), quale prima occasione per rafforzare il regime mondiale di non proliferazione nucleare in vista della Conferenza di revisione del TNP del 2010; sottolinea la necessità di discutere nel corso del vertice di diverse iniziative di disarmo nucleare basate sulle “13 misure concrete” concordate all’unanimità alla Conferenza di revisione del TNP del 2000; si augura che in occasione di detto vertice il governo statunitense sarà disposto ad adottare una strategia comune con l’Unione europea intesa a far progredire la questione del disarmo, per quanto riguarda sia le armi di distruzione di massa sia gli armamenti convenzionali; invita l’UE e gli Stati Uniti ad evitare un eventuale vuoto nel periodo 2009-2010, allorché i più importanti accordi sul disarmo dovranno essere rinnovati; auspica che gli importantissimi accordi raggiunti nel 1999, nel 2000 e nel 2001 con la Russia saranno mantenuti; invita gli Stati Uniti a ratificare il trattato di interdizione totale degli esperimenti nucleari (CTBT), in quanto si tratterebbe di un importante passo verso la riduzione della pertinenza operativa delle armi nucleari;

16. invita gli Stati membri dell’UE e gli Stati Uniti a collaborare per trovare nuove idee che lancino un partenariato EU-NATO ridefinito e più forte, che vada oltre il Berlin-Plus, tenuto conto della necessità di una maggiore cooperazione in Afghanistan; è del parere che gli sforzi per adeguare e perfezionare la strategia europea di sicurezza debbano essere connessi con la prima fase delle discussioni su un nuovo concetto strategico della NATO; sottolinea l’importanza della NATO, che rimane il forum essenziale per le consultazioni tra Europa e Stati Uniti sulla sicurezza, e della politica estera e di sicurezza dell’UE nel rafforzare la capacità dell’Unione di far fronte alle sfide attuali ed emergenti del 21° secolo in materia di sicurezza; plaude al riconoscimento espresso dagli Stati Uniti in occasione del vertice a Bucarest del fatto che la costruzione di un’alleanza NATO forte richiede anche un’adeguata capacità di difesa da parte dell’Europa; raccomanda di sviluppare le relazioni esistenti in materia di sicurezza tra la NATO e l’UE, rispettando nel contempo la natura indipendente delle due organizzazioni;17. attende con interesse una rivalutazione della dimensione della sicurezza nelle relazioni UE-USA alla luce del risultato della revisione strategica della NATO, l’aggiornamento della strategia europea di sicurezza e l’insediamento di una nuova Amministrazione degli Stati Uniti;Cooperazione allo sviluppo e prezzi dei prodotti alimentari

18. chiede un aumento degli aiuti di emergenza per affrontare la minaccia immediata che l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari rappresenta per i popoli più poveri del mondo; riconosce, tuttavia, che il denaro non è sufficiente e pertanto invita il Consiglio, la Commissione e il Congresso e l’amministrazione statunitensi ad esaminare i problemi strutturali, come l’insufficienza degli investimenti nell’agricoltura, e chiede all’UE, agli Stati Uniti e alle organizzazioni multilaterali di adottare un approccio globale coordinato, che includa norme commerciali più eque e maggiori investimenti nell’agricoltura nei paesi in via di sviluppo, destinati soprattutto a produttori su piccola scala e alle donne; invita i donatori a fornire sostegno e a contribuire al finanziamento di reti di assistenza per le persone più vulnerabili; invita i leader dell’UE e degli Stati Uniti a sostenere attivamente e a partecipare alla task force dell’ONU sulla crisi alimentare mondiale, creata sotto l’egida del Segretario dell’ONU Bon Ki-moon;

19. plaude all’iniziativa del governo statunitense di svincolare l’aiuto alimentare e ritiene che rappresenti un primo passo importante verso la riforma dell’intero programma di aiuti alimentari per tener pienamente conto della necessità di sostenere in modo proattivo il rafforzamento della sicurezza alimentare a livello regionale e locale, che in passato è stata spesso compromessa dagli aiuti alimentari vincolati degli Stati Uniti;20. invita la Commissione a sollevare la questione della necessità di destinare una quota significativa del bilancio comunitario e statunitense per gli aiuti allo sviluppo alla ricerca agricola, alla formazione degli agricoltori e allo scambio di prassi agricole eccellenti onde sviluppare ulteriormente sistemi di coltivazione efficienti e sostenibili, come la rotazione delle colture e le colture miste, e tecniche partecipative di selezione varietale e riproduzione animale, adeguate alle esigenze locali ed esenti dall’impiego di OGM, onde stabilizzare l’approvvigionamento alimentare locale e creare sistemi agricoli sani, con un basso input di energia a lungo termine;

21. invita l’UE e gli Stati Uniti a fare degli Obiettivi di sviluppo del Millennio il nocciolo della politica di sviluppo internazionale; esorta il Consiglio, la Commissione, gli Stati membri e gli Stati Uniti ad aumentare la propria assistenza ai paesi in via di sviluppo, per mantenere la credibilità del loro impegno ad aumentare tali aiuti; riconosce l’aumentato impegno degli Stati Uniti nei confronti degli aiuti allo sviluppo, in generale, e dell’Africa, in particolare; esorta il Presidente degli Stati Uniti ad utilizzare il suo ultimo anno di presidenza per conseguire risultati ambiziosi nel quadro del G8, in Giappone, e del Vertice dell’ONU sugli Obiettivi di sviluppo del Millennio, in settembre, a New York; invita l’UE a mantenere gli Obiettivi di sviluppo del Millennio e gli scadenzari annuali per raggiungere lo 0,7% di APS, come punti fondamentali dell’ordine del giorno del Consiglio europeo del 19 e 20 giugno;

Relazioni internazionali

22. sottolinea che la risoluzione del conflitto israeliano-palestinese è di cruciale importanza per garantire la pace e la stabilità nel Medio Oriente; ricorda alle parti gli impegni che si sono assunti a Annapolis di tenere negoziati in buona fede allo scopo di concludere un trattato di pace entro la fine del 2008 che risolva tutte le questioni ancora in sospeso; sottolinea nuovamente l’importanza dell’Iniziativa di pace araba e esorta l’UE e gli Stati Uniti a garantire un coinvolgimento costruttivo dei partner arabi; reitera il suo appello a Israele affinché cessi tutte le attività d’insediamento, compresa la crescita nazionale, e smantelli tutti gli avamposti costruiti dal marzo 2001; ribadisce la sua profonda preoccupazione dinnanzi alla crisi umanitaria e politica della Striscia di Gaza e le possibili gravi conseguenze che ne possono derivare; esorta la milizia palestinese a cessare immediatamente il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso il territorio israeliano; sostiene pienamente gli sforzi dell’Egitto volti a mettere fine alle violenze e a trovare una soluzione che consenta di riaprire tutti i passi;

23. accoglie con favore l’annuncio che Siria e Israele sono impegnati in negoziati di pace indiretti sotto gli auspici della Turchia;

24. accoglie con favore l’elezione di Michel Suleiman a Presidente del Libano; sottolinea l’importanza della stabilità, la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale del Libano; esorta le parti ad attuare pienamente l’accordo di Doha e chiede all’UE e agli Stati Uniti di sostenere tutti gli sforzi in questo ambito;

25. sottolinea che la sicurezza a livello euro-atlantico e, su un piano più ampio, internazionale è strettamente legata al futuro dell’Afghanistan quale Stato pacifico e democratico, rispettoso dei diritti umani e libero dalla minaccia del terrorismo; plaude pertanto all’impegno forte e a lungo termine della NATO nei confronti dell’Afghanistan, come sottolineato nella “nuova visione strategica” dell’ISAF, nonché all’approccio globale adottato dalla comunità internazionale, che riunisce gli sforzi civili e militari, inclusa la missione di polizia dell’UE, la quale fa parte dell’impegno complessivo dell’UE a favore dell’Afghanistan e di un approccio coordinato dell’UE, che a sua volta comprende una guida politica locale fornita dal rappresentante speciale dell’UE e uno sforzo di ricostruzione gestito, tra l’altro, dalla Commissione; chiede all’UE e agli Stati Uniti, visti i legami diretti fra lo sviluppo e la sicurezza, di adottare misure urgenti volte ad aumentare, migliorare e coordinare meglio la loro assistenza all’Afghanistan, fra l’altro, convogliando la maggior quantità possibile di fondi verso le istituzioni afgane e ONG con una vasta esperienza;

26. invita il Consiglio ad impegnarsi in un dialogo con gli Stati Uniti sull’Iraq, a condividere i pareri dell’UE sul suo ruolo strategico nel paese e a continuare a sostenere la multilateralizzazione rafforzata del ruolo svolto dalla comunità internazionale in Iraq, utilizzando appieno il ruolo ampliato dell’ONU, conformemente alla risoluzione n. 1770 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite;

27. sottolinea l’impegno comune dispiegato attualmente a favore della sicurezza e della stabilità regionali in tutta l’area dei Balcani; plaude all’intervento rapido, imparziale ed efficace della KFOR di fronte alla recente ondata di violenza scoppiata in Kosovo e sottolinea la necessità che la KFOR resti in Kosovo, ai sensi della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, al fine di garantire un ambiente sicuro e la libertà di movimento per tutte le persone e tutti i rappresentanti internazionali presenti in Kosovo; sottolinea in tale contesto il ruolo importante che l’UE sta svolgendo in Kosovo; plaude all’avvio della missione di giustizia e polizia Eulex per il Kosovo e insiste sulla necessità di una presenza di Eulex su tutto il territorio del Kosovo;

28. ritiene che l’UE e gli Stati Uniti debbano urgentemente occuparsi delle sfide a breve termine, poste dalla sicurezza, e di quelle a lungo termine, poste dagli sviluppi in Kosovo, nella prospettiva di raggiungere un obiettivo comune: uno stato funzionale, una società multietnica con istituzioni forti e funzionanti e il rispetto dello Stato di diritto; si compiace del fatto che, per la prima volta, la missione PESD per lo Stato di diritto e missione di polizia nel Kosovo includerà ufficiali di polizia statunitensi; constata che il governo statunitense distaccherà personale del Dipartimento di Stato e appaltatori per l’operazione nel Kosovo e coprirà il 25% dei costi operativi dell’Ufficio civile internazionale, mentre la spesa rimanente verrà finanziata con i contributi della Commissione europea e di altri Stati;

29. invita a un’azione concertata nei confronti della Cina, in particolare per quanto riguarda la necessità di individuare urgentemente strumenti atti a promuovere la democrazia in tale paese, allentare la tensione nelle relazioni con i paesi vicini e facilitare il dialogo  tra le autorità di Pechino e il Dalai Lama per conseguire progressi concreti sulla questione del Tibet;30. invita il Consiglio ad affrontare nuovamente con gli Stati Uniti la questione del Tribunale penale internazionale (TPI), quale colonna portante del diritto internazionale; si attende dal prossimo governo statunitense un atteggiamento più costruttivo nel ratificare gli Statuti del TPI e nell’impegnarsi attivamente per il conseguimento di un accordo sulla questione ancora irrisolta della definizione di reato di aggressione, come previsto all’articolo 5, paragrafo 2, degli Statuti di Roma, in vista della conferenza di revisione del TPI nel 2009;

31. ribadisce la propria condanna della pena di morte; invita il governo statunitense e tutti gli Stati americani ad abolirla; deplora la recente sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti di mantenere l’iniezione letale, consentendo così la ripresa delle esecuzioni;

32. raccomanda che vengano adottate misure per potenziare le relazioni transatlantiche con gli Stati Uniti mediante un nuovo accordo di partenariato transatlantico che sostituisca la nuova agenda transatlantica esistente; propone, a tale riguardo, la creazione di un regolare meccanismo di riesame di tale accordo di partenariato transatlantico, attraverso il quale gli esperti dell’Unione europea e degli Stati Uniti possano costantemente contribuire al suo miglioramento per sfruttarne appieno il potenziale; sottolinea che solo una maggiore partecipazione, a tutti i livelli, del Congresso degli Stati Uniti, del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali permetterà veramente di potenziare l’insieme del processo e ritiene che gli attuali scambi interparlamentari dovrebbero essere gradualmente trasformati in una vera e propria “Assemblea transatlantica”;

33. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti degli Stati membri e al Presidente e al Congresso degli Stati Uniti di America.


[1] Testi approvati, P6_TA(2006)0238.
[2] Testi approvati, P6_TA(2006)0239.
[3] Testi approvati, P6_TA(2007)0155.
[4] Testi approvati, P6_TA-PROV(2008)0192.
[5] Testi approvati, P6_TA(2005)0433.
[6] Testi approvati, P6_TA(2006)0460.
[7] Testi approvati, P6_TA(2007)0038.