Ogni
anno si registra una riduzione di circa settanta milioni di esemplari di squali
nei nostri mari in seguito a catture accidentali o per la mera rimozione e
commercializzazione delle loro pinne. I pescatori che trovano nelle loro reti
esemplari di squali tagliano le cartilagini pettorali e dorsali e gettano a
mare il resto poiché la pinna è un addensante per zuppe asiatiche, considerate
afrodisiache e curative dalle popolazioni locali. Attualmente, lo spinnamento
alimenta un mercato di milioni di euro.
La
commissione
- è al corrente di tale situazione?
- è in progetto la bozza di
un Regolamento volto a proibire la mutilazione degli squali da parte dei
pescherecci che continuano a uccidere milioni di specie per ricavarne solamente
pochi grammi di cartilagine?