Sulla sospensione del ciclo dei negoziati di Doha dell’OMC…

Risoluzione del Parlamento europeo sulla sospensione del ciclo dei negoziati di Doha dell’OMC e sul futuro dell’agenda di Doha per lo sviluppo    

Il Parlamento europeo,

–  vista la Dichiarazione ministeriale dell’Organizzazioni mondiale per il commercio (OMC) resa a Doha il 14 novembre 2001,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sull’agenda di Doha per lo sviluppo,

–  visto il documento definitivo della sessione annuale del 2008 della Conferenza parlamentare dell’OMC, adottato all’unanimità il 12 settembre 2008 a Ginevra,

–  visto l’articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.  considerando che i colloqui ministeriali dell’OMC intesi a concludere il ciclo di negoziati di Doha sono entrati in una fase di stallo alla fine di luglio 2008,

B.  considerando che le discussioni si sono interrotte a Ginevra nel luglio 2008 e che su talune tematiche erano stati conseguiti alcuni progressi, mentre altre questioni importanti per la definizione di modalità piene non erano state affrontate nell’accordo di massima,

C.  considerando che gli interessi dei paesi in via di sviluppo, e in particolare dei paesi meno sviluppati, come pure l’impegno di tutti i membri dell’OMC relativamente al “ciclo di sviluppo”, dovrebbero continuare a costituire il nucleo dei negoziati,

D.  considerando che la mancata conclusione del ciclo di Doha accrescerebbe l’attuale incertezza economica globale e potrebbe mettere in dubbio la credibilità del sistema multilaterale di scambi commerciali, con un conseguente passaggio ad accordi commerciali bilaterali e regionali,

1.  è seriamente deluso e preoccupato per la situazione di stallo verificatasi durante le riunioni ministeriali dell’OMC nel luglio scorso;

2.  ribadisce il suo pieno impegno a sostenere l’approccio multilaterale alla politica commerciale e a un’OMC in grado di garantire un risultato esaustivo, ambizioso ed equilibrato per il commercio internazionale nel pieno rispetto degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio;

3.  è convinto che nell’attuale contesto, caratterizzato dalla crisi economica e finanziaria, una conclusione positiva del ciclo negoziale di Doha potrebbe rappresentare un fattore di stabilizzazione;    

4.  ritiene che, a prescindere dai progressi dell’agenda di Doha per lo sviluppo, l’OMC, con le altre organizzazioni internazionali, debba affrontare con coerenza e urgenza le nuove sfide globali connesse al commercio, come la sicurezza alimentare, l’energia, gli aiuti al commercio e il cambiamento climatico;

5.  è pienamente consapevole delle difficoltà di un impegno unico e riconosce i progressi sinora realizzati nel corso dei negoziati, il che dovrebbe costituire una base importante e solida alla prossima riunione per proseguire il ciclo negoziale di Doha e giungere a un esito coronato da successo;

6.  invita l’UE, gli USA e i membri del G20, quali nuovi principali attori economici, ad assumersi le proprie responsabilità nei negoziati in corso, a rispettare pienamente lo spirito del ciclo di sviluppo e ad esplicare tutti gli sforzi necessari per raggiungere un accordo quanto rapidamente possibile; sottolinea ancora una volta l’importanza di una differenziazione tra i paesi in via di sviluppo e i paesi emergenti;

7.  invita l’India e gli USA a trovare una soluzione politica al problema delle condizioni di applicazione dei meccanismi speciali di salvaguardia (MSS) per assicurare il giusto equilibrio tra gli aspetti commerciali e gli aspetti della sicurezza alimentare, allo scopo di permettere il proseguimento dei negoziati dell’agenda di Doha per lo sviluppo a Ginevra sulle altre questioni in sospeso;

8.  esorta i paesi sviluppati e i paesi in via di sviluppo più avanzati ad aderire all’iniziativa dell’Unione europea “Tutto fuorché le armi”, garantendo ai paesi meno sviluppati un accesso al mercato interamente esente da dazi e quote; sottolinea altresì l’importanza degli aiuti al commercio;

9.  ritiene che nel quadro dei negoziati dell’agenda di Doha per lo sviluppo occorra dare la priorità alle esigenze dei paesi in via di sviluppo e in particolare dei paesi meno sviluppati e che lo sviluppo debba essere in cima a qualsiasi altra considerazione;

10.  ritiene che le difficoltà dell’agenda di Doha per lo sviluppo evidenzino la necessità, una volta concluso il ciclo di negoziati, di affrontare urgentemente la questione della riforma dell’OMC, al fine di rendere tale organismo più efficace e trasparente e di rafforzarne la legittimità democratica, la responsabilità, l’apertura e l’integrazione nella più ampia architettura della governance globale; ritiene che i parlamentari dovrebbero esercitare un controllo ancora più forte ed efficace nel settore del commercio internazionale;

11.  ribadisce la necessità di un’assistenza tecnica mirata e di una creazione di capacità per aiutare i paesi in via di sviluppo a impegnarsi efficacemente nell’ambito dell’agenda di Doha per lo sviluppo;

12.  invita la Commissione europea e il Consiglio a raggiungere un accordo nello spirito del trattato di Lisbona per assicurare la piena partecipazione del Parlamento europeo ai negoziati commerciali internazionali dell’UE;

13.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione europea, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e al Direttore generale dell’OMC.