sulla politica di concorrenza 2009 Relazione Derk Jan Eppink

Signor Presidente,

ho apprezzato in modo particolare la flessibilità della
Commissione riguardante la definizione delle norme temporanee sugli aiuti di
Stato istituite in risposta alla crisi economica e finanziaria ed esprimo il
mio accordo sull’opportunità di elaborare una valutazione dettagliata delle
decisioni adottate, al fine di assicurare condizioni paritarie di concorrenza
in tutta l’Unione, così come condivido l’invito alla Commissione a garantire
che le banche rimborsino gli aiuti di Stato ricevuti in misura esorbitante,
assicurando una concorrenza equa nell’ambito del mercato interno. Sono stata
tra coloro che hanno criticato questi colossali aiuti effettuati con il denaro
dei contribuenti, ritenendo che più che salvare banche improvvide sarebbe stato
necessario utilizzare il denaro pubblico per promuovere lo sviluppo e fare
investimenti produttivi. Auspico che sia l’ultima volta che il risparmio dei
contribuenti serva a portare acqua al mulino degli azionisti bancari e dei loro
manager imprevidenti e che le nuove misure di controllo impediscano il
ripetersi di speculazioni dannose all’economia. 

Pur osservando che il controllo degli aiuti di Stato
riflette la necessità di mantenere condizioni concorrenziali omogenee per tutte
le imprese che operano nel mercato unico, apprezzo tuttavia l’apertura per il
sostegno ad aiuti indirizzati innanzitutto alla promozione di progetti di
interesse comune, come la realizzazione della banda larga e delle
infrastrutture energetiche, con particolare riferimento alle energie
rinnovabili.