Sul programma legislativo e di lavoro della Commissione per il 2009

Risoluzione del Parlamento europeo sul programma legislativo e di lavoro della Commissione per il 2009    

Il Parlamento europeo,

–  vista la comunicazione della Commissione sulla strategia politica annuale per il 2009 (COM(2008)0072),

–  vista l’attuazione dell’attuale programma legislativo e di lavoro per il 2008 (COM (2007)0640),

–   vista la sua risoluzione del 24 aprile 2008 sulla strategia politica annuale della Commissione per il 2009,

–  visti i contributi delle commissioni del Parlamento, che sono stati trasmessi alla Commissione dalla Conferenza dei presidenti,

–  visto l’articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che è opportuno che vi sia rispondenza tra risorse finanziarie adeguate disponibili e priorità politiche,

B.  considerando che il dialogo strutturale con la Commissione è un passo interistituzionale importante, sia ai fini dell’attuazione del programma legislativo e di lavoro per il 2008 che ai fini dell’elaborazione e adozione del programma legislativo e di lavoro per il 2009,

C  considerando quindi che è indispensabile che il dialogo strutturale sia attuato in tempi tali da consentire di concentrare gli sforzi sulla definizione degli obiettivi strategici fondamentali dell’UE per gli anni a venire,

D  considerando che la politica pubblica europea può e deve esercitare un’influenza reale nell’aiutare i cittadini ad anticipare i cambiamenti e a reagire ad una società in rapido mutamento,

E.  considerando che il 2009 ricorrerà l’anniversario della caduta della cortina di ferro in Europa e che e che ciò ha creato le condizioni per un’integrazione senza precedenti dell’Europa e sicuramente merita merita di essere ricordato a livello europeo, mettendo particolarmente in evidenza la sua fondamentale importanza per la storia europea, basata sui diritti umani e la politica di democratizzazione europea;

Priorità trasversali

1.  rileva che 24 Stati membri hanno già ratificato il trattato di Lisbona; sottolinea che è molto importante continuare il processo di ratifica del trattato negli Stati membri che non vi hanno ancora provveduto; sostiene, quindi, con forza la decisione del Consiglio di continuare il processo di ratifica, nonostante la reiezione irlandese del trattato del 12 giugno 2008; è tuttora convinto che il trattato di Lisbona offra gli strumenti necessari per rafforzare l’Europa e realizzare un futuro europeo migliore per tutti gli europei;

Strategia di Lisbona

2.  ribadisce il pieno appoggio e il proprio impegno politico per una strategia di Lisbona imperniata sulle riforme e concentrata sulla crescita e l’occupazione; sottolinea la necessità politica di collocare i cittadini al centro delle sue preoccupazioni e, di conseguenza, di elaborare politiche a loro favore;

3.  ritiene che sia indispensabile conseguire gli obiettivi della strategia di Lisbona in modo tale che siano coerenti con gli obiettivi relativi ai mutamenti demografici e al cambiamento climatico, in particolare per quanto riguarda i prossimi negoziati internazionali;

4.  ritiene che la stabilità economica e monetaria sia la premessa per la positiva attuazione delle riforme;

Buona governance, migliorare la normativa e legiferare meglio

5.  è fermamente convinto che il 2009 sarà l’anno dell’attuazione e dell’applicazione delle politiche comunitarie in tutta l’Unione europea;

6.  invita la Commissione a realizzare, in stretta collaborazione con gli Stati membri, la massima trasposizione e applicazione della legislazione europea, dando priorità alle direttive tecniche e a quelle aventi un impatto significativo, come la direttiva sui servizi e la direttiva sul credito al consumo, sul quadro di valutazione del mercato interno; ritiene, in tale contesto, che è opportuno riconoscere priorità al programma “legiferare meglio” e, in particolare, alla corretta applicazione del diritto comunitario, al monitoraggio e all’informazione, soprattutto in considerazione del fatto che la Commissione ha un compito fondamentale da svolgere che consiste nell’aiutare gli Stati membri a raggiungere questo obiettivo;

7.  ricorda di aver dato il proprio appoggio al conseguimento dell’obiettivo di ridurre del 25% gli oneri amministrativi entro il 2012 e sollecita risultati tangibili; considera questo obiettivo una priorità fondamentale, in particolare per le PMI, e un contributo essenziale alla realizzazione degli obiettivi di Lisbona;

8.  ritiene che la Commissione debba effettuare rigorose valutazioni d’impatto, verificate in modo indipendente, prima di presentare nuove proposte di direttiva;

Comitatologia

9.  chiede alla Commissione di presentargli proposte legislative che completino l’allineamento in corso in materia di comitatologia e l’invita a raggiungere un accordo con tutte le Istituzioni;

Aspetti di bilancio

10.  solleva forti obiezioni per quanto riguarda la tendenza costante della Commissione e del Consiglio a proporre nuove priorità politiche senza tener conto della rigidità del vigente quadro finanziario pluriennale 2007-2013 ed esprime profonda preoccupazione per i vincoli che impediscono di rispondere con efficacia alle nuove priorità e di salvaguardare le politiche esistenti, vista la limitata disponibilità di stanziamenti per il 2009;

11.  attende dopo il processo di consultazione pubblica, ma al più tardi entro dicembre 2009, la proposta della Commissione sulla revisione intermedia del bilancio, come previsto nell’accordo interistituzionale del 2006 e ritiene che ciò offra l’opportunità di superare le carenze in taluni importanti settori politici per la seconda parte del quadro finanziario pluriennale; si attende un approccio innovativo e orientato al futuro che aiuti l’Europa ad affrontare le future sfide in modo più efficace, con un bilancio che, anziché rappresentare un ostacolo, serva da strumento;

12.  invita la Commissione a collaborare con gli Stati membri per migliorare la qualità delle dichiarazioni nazionali sui finanziamenti UE (come previsto dall’AII e dal regolamento finanziario), compresa l’eventuale verifica di tali dichiarazioni da parte delle corti dei conti nazionali o della Corte dei conti europea e chiede una sollecita relazione su tali sforzi per creare un utile strumento informativo per il Parlamento; invita la Commissione a presentare al Parlamento una proposta sul rischio di errore accettabile nei vari settori di spesa;

13.  invita la Commissione a portare avanti gli sforzi di lotta contro gli oneri amministrativi imposti agli attori economici pubblici e privati; chiede alla Commissione di presentare quadri di valutazione dei risultati conseguiti e di indicare le future misure da adottare nel settore;

14.  si attende, e questo è un punto fondamentale ai fini del discarico per l’esercizio 2007, progressi significativi nell’attuazione del piano d’azione per i fondi strutturali e per quanto riguarda il nuovo sistema di notifica delle irregolarità e dei recuperi;

Comunicare l’Europa

15.  sostiene la cultura della sussidiarietà quale elemento politico chiave che dovrebbe costituire la base di una campagna di comunicazione della Commissione volta a riconquistare la fiducia dei cittadini nell’Europa;

16.  invita la Commissione a mettere i cittadini al centro del progetto europeo; invita la Commissione a concentrare ulteriormente i propri sforzi nello sviluppo di una politica di comunicazione efficace per dare ai cittadini i mezzi per capire meglio l’Unione europea soprattutto nell’anno delle elezioni europee; ricorda che la Commissione si è impegnata, alla luce della proposta di regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 1049/2001 sull’accesso ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, a sviluppare una maggiore trasparenza e un maggiore accesso ai documenti e chiede progressi rapidi su altri aspetti della trasparenza quali ad esempio i beneficiari dei fondi UE;

Crescita e occupazione

17.  incoraggia la Commissione a fare del rafforzamento della crescita, prosperità e competitività dell’Unione europea una priorità politica;

18.  esprime la ferma convinzione che senza crescita e prosperità non c’è progresso sociale: ribadisce la convinzione che gli Stati membri devono assumersi le proprie responsabilità e competenze conformemente al principio di sussidiarietà; chiede alla Commissione di presentare una comunicazione che valuti l’attuazione, da parte degli Stati membri, della direttiva sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale degli Stati membri;

19.  appoggia la proposta della Commissione di fissare obiettivi di riduzione della povertà per la prossima fase della strategia dell’Unione europea per l’inclusione sociale e la protezione sociale;

Unione economica e monetaria

20.  invita la Commissione a presentare una proposta legislativa relativa alla creazione di un regime europeo in materia di collocamento privato che consenta la negoziazione transfrontaliera di prodotti d’investimento tra investitori professionali;

21.  ritiene che le principali priorità riguardino misure intese a superare i deficit messi in evidenza dall’attuale crisi finanziaria:

    quadro di vigilanza e seguito della procedura Lamfalussy,
    iniziative per rafforzare l’esistente quadro di vigilanza UE, il quadro Lamfalussy e la cooperazione tra le autorità di vigilanza UE (comitati L3) e le autorità di vigilanza dei paesi terzi (in particolare quelle statunitensi), soprattutto per quanto riguarda la stabilità finanziaria,
    iniziativa per valutare i rischi che gli hedge funds comportano per la stabilità finanziaria e passi concreti per regolamentare le agenzie di rating,
    promuovere le misure necessarie per migliorare la rappresentanza esterna della zona euro nei fori internazionali (G7, FMI, Banca mondiale),
    iniziativa per la riforma delle norme esistenti sui sistemi di garanzia dei depositi nell’UE, al fine di tenere conto di problemi transfrontalieri, strutture di gruppo e consolidamento all’interno del settore, segnatamente per incrementare il livello di copertura, la velocità di ripresa e la certezza giuridica in caso di prestazione transfrontaliera di servizi o di gruppi transfrontalieri;

 

PMI

22.  invita la Commissione a presentare proposte che contribuiscano a garantire che le PMI possano accedere a mercati del lavoro flessibili, trattandosi di un’esigenza fondamentale per le imprese; sottolinea che è importante incentivare lo spirito imprenditoriale e abbattere gli ostacoli burocratici transfrontalieri; chiede un accesso più facile e a costi ragionevoli agli standard europei, incentivi fiscali e un finanziamento migliore per le PMI;

Politica energetica

23.  chiede alla Commissione di verificare lo stato di avanzamento della realizzazione, negli Stati membri, delle TEN Energia; ricorda alla Commissione che i progetti selezionati contribuiscono al completamento del mercato interno dell’energia e alla sicurezza degli approvvigionamenti nell’UE;

24.  invita la Commissione a fornire tempestivamente un’analisi ottimale e quanto più possibile obiettiva sulle eventuali implicazioni economiche e sociali delle fluttuazioni dei prezzi energetici;

Proprietà intellettuale

25.  è fermamente convinto che le idee creative che si traducono in invenzioni e innovazioni contribuiscano a garantire la solidità economica e il progresso tecnologico in Europa; riconosce, pertanto, l’esigenza di un adeguato livello di protezione dei diritti connessi alla proprietà intellettuale a livello europeo ed internazionale;

Innovazione e ricerca

26.  chiede nuovamente alla Commissione di fornire aggiornamenti regolari sui risultati intermedi e finali dei progetti finanziati dall’attuale programma quadro di ricerca e sviluppo; invita la Commissione ad avviare l’attuazione operativa dell’istituto europeo per l’innovazione e la tecnologia che dovrebbe contribuire a superare il divario a livello d’innovazione esistente tra l’UE e i suoi maggiori concorrenti, attraverso la ricerca strategica e l’istruzione;

Mercato interno e giustizia civile

27.  ritiene, in tale contesto, che occorra sottolineare l’importanza del riconoscimento reciproco, associata alla prevista armonizzazione nel mercato interno, come pure del monitoraggio integrato e sistematico dei mercati dei beni e dei servizi chiave al fine di identificare i problemi esistenti; prende atto dell’importanza della sollecita adozione della direttiva sui prodotti per la costruzione, un’opportunità stimolante per garantire il corretto funzionamento del mercato interno nel settore pertinente;

28.  chiede alla Commissione di aggiornare la direttiva sui trattori agricoli e forestali, che ha peraltro già sollecitato, in modo da tener conto degli ultimi sviluppi nel settore e ridurre l’onere burocratico;

29.  chiede la presentazione di proposte legislative specifiche concernenti l’Atto autentico europeo, la tutela giuridica degli adulti e la E-justice;

30.  chiede nuovamente la presentazione di proposte concernenti lo statuto dell’associazione europea e della società mutua europea;

31.  si attende progressi sostanziali per quanto concerne il quadro comune di riferimento per il diritto contrattuale;

Politica dei trasporti

32.  sollecita la conclusione di un accordo sulle condizioni quadro del terzo pacchetto sulla sicurezza marittima entro la fine dell’attuale legislatura;

33.  insiste sulla necessità di dare attuazione alle reti transeuropee quali indispensabili strumenti per migliorare l’interoperabilità e le interconnessioni tra le reti nazionali; chiede alla Commissione di riferire periodicamente sui progetti strategici, il loro stato di avanzamento e il loro finanziamento;

34.  esorta la Commissione a sviluppare e proporre, ed eventualmente rivedere ed attuare, una politica globale in materia di diritti dei passeggeri che si estenda dai passeggeri aerei ai passeggeri delle autolinee su lunghe distanze;

35.  si compiace delle priorità chiave stabilite dalla Commissione per il settore dei trasporti, in particolare le azioni concernenti l’attuazione dei sistemi di gestione del traffico, come SESAR (sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo nell’ambito del cielo unico europeo) ed ERTMS (sistema europeo di gestione del traffico ferroviario) che contribuiranno a realizzare una politica europea più sicura ed efficiente nel settore dei trasporti;

Politica dei consumatori

36.  ritiene che le nuove azioni della Commissione dovrebbero tenere conto in misura maggiore del fatto che i cittadini sanno essere responsabili e sono sufficientemente maturi per operare scelte individuali; è fermamente convinto che il modello europeo di una società aperta sia preferibile a quello basato sull’assistenzialismo;

37.  ritiene che la revisione dell’acquis “consumatori” dovrebbe rafforzare ulteriormente la fiducia dei consumatori nel mercato unico e sostiene pertanto un accesso agevole ed efficace alla giustizia, soprattutto tramite la composizione extragiudiziale delle controversie, associata, come ultima ratio, al ricorso giurisdizionale; sottolinea che molto si può fare migliorando i vigenti meccanismi di compensazione e potenziando la cooperazione tra gli Stati membri;

38.  ritiene che la Commissione debba valutare attentamente la questione dei mezzi di ricorso dei consumatori rispondendo ai quesiti sollevati nella relazione Lehtinen, compreso l’aspetto della base giuridica, e debba presentare, se del caso, una soluzione coerente a livello europeo, che comprenda la possibilità di ricorsi collettivi;

39.  esorta la Commissione a controllare rigorosamente l’attuazione e il rispetto di direttive fondamentali come la direttiva sui servizi, il Codice doganale aggiornato e le nuove direttive che si iscrivono nell’ambito dell’acquis nel settore della protezione dei consumatori (direttiva sulla multiproprietà, direttiva sul credito al consumo);

Cambiamento climatico ed Europa sostenibile

Cambiamento climatico

40.  chiede alla Commissione di continuare, nel quadro dei negoziati in corso con la UNFCCC, a preparare il terreno per un ambizioso accordo globale sul clima alla COP 15 che avrà luogo nel 2009, a Copenaghen; ritiene che i preparativi dovrebbero comprendere anche la promozione del sistema UE di scambio delle emissioni (ETS) come modello per gli scambi di emissioni, al fine di collegare in futuro altri sistemi di scambio al sistema ETS dell’UE e promuovere un mercato competitivo per il carbonio a livello internazionale; chiede alla Commissione di informarlo sui progressi compiuti nell’ambito di tali preparativi;

41.  chiede alla Commissione di avviare i processi necessari per poter tenere pienamente conto delle conseguenze del cambiamento climatico in tutte le politiche ambientali esistenti e di definire su tale base una strategia intesa a preparare con efficienza il futuro della politica ambientale dell’UE; rileva inoltre che l’Unione europea deve continuare a dimostrare che la crescita economica e lo sviluppo possono essere conciliabili con un’economia a basse emissioni di carbonio; ricorda inoltre la necessità di garantire che gli obiettivi in materia di ambiente e cambiamento climatico figurino in tutte le politiche e i programmi finanziari dell’UE;

42.  sottolinea la necessità di proteggere la biodiversità in quanto tale dalla pressione antropica, dall’inquinamento, dal degrado del suolo e dal cambiamento climatico e ritiene essenziale integrare la biodiversità in altre aree di competenza come l’agricoltura e l’uso del suolo; chiede che vengano fissati, a livello europeo, obiettivi chiari e quantificabili che permettano di controllare la situazione ed esorta l’attuazione di misure urgenti e concrete per ottemperare all’obiettivo comunitario di arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010;

43.  ritiene essenziale che le spese europee destinate alla ricerca sull’energia rinnovabile vengano aumentate per migliorare la capacità dell’Europa di raggiungere i suoi obiettivi in materia di cambiamento climatico e per rafforzare la sicurezza energetica in un futuro caratterizzato da una crescente concorrenza per quanto riguarda i combustibili fossili e chiede alla Commissione di valutare la possibilità di creare un mercato interno efficiente per le energie rinnovabili;

Ambiente

44.  esorta la Commissione a elaborare immediatamente una proposta per far cessare il disboscamento illegale, tenendo presente che l’Unione europea ha un chiaro ruolo da svolgere, essendo allo stesso tempo il principale importatore e consumatore di legname nonché uno dei grandi donatori di aiuti e un investitore diretto;

45.  ribadisce la necessità di una Strategia dell’UE per il Mar Baltico; accoglie con favore la relazione del Parlamento su una strategia per la Dimensione settentrionale incentrata sul Mar Baltico e chiede alla Commissione di presentare una strategia dell’UE per l’area del Mar Baltico e di elaborare un piano d’azione comunitaria per proteggere il Mar Baltico e il Mar Nero contro gli effetti dell’inquinamento;

46.  invita la Commissione a presentare al più presto la sua proposta relativa al meccanismo di finanziamento per la costruzione e la messa in servizio, entro il 2015, di fino a 12 impianti di dimostrazione per la produzione commerciale di energia che praticano la cattura e lo stoccaggio del carbonio; ritiene che ciò rivesta la massima priorità e invita pertanto la Commissione a presentare le sue proposte prima della fine del 2008;

Europa sostenibile

47.  invita la Commissione, prima di pubblicare la prossima relazione annuale sul FEAM, a definire parametri e criteri chiari per valutare i risultati conseguiti nei casi in cui è stata fornita assistenza finanziaria dal FEAM;

48.  chiede alla Commissione di presentare una comunicazione sull’attuazione, da parte degli Stati membri, del Fondo europeo di adeguamento alla mondializzazione, che rappresenta uno degli strumenti fondamentali per la messa in atto della strategia dell’Unione europea in materia di inclusione sociale, protezione sociale e occupazione;

Agricoltura

49.  sottolinea l’importanza di continuare la riforma della politica agricola comune (PAC) e considera la “valutazione dello stato di salute” della PAC come un’iniziativa politica importante da parte della Commissione, che dovrebbe cercare di pervenire alla semplificazione e agli adeguamenti necessari per il periodo 2009-2013, e come una tappa importante verso la riforma delle prospettive finanziarie dell’UE; si attende vivamente che tale processo contribuisca a trasformare l’agricoltura nell’UE in un settore pieno di vitalità, meglio in grado di rispondere alle esigenze in termini di sicurezza alimentare, visti i vincoli ambientali e il cambiamento climatico; chiede che si tenga debitamente conto dell’esito del ciclo di Doha per lo sviluppo;    

50.  esorta la Commissione a prevedere fondi supplementari per l’istruzione, le reti di formazione e i programmi di scambio a favore dei giovani agricoltori e a potenziare gli strumenti destinati ai giovani agricoltori nel quadro del programma di sviluppo rurale;

Politica della pesca

51.  si compiace dell’intenzione della Commissione di presentare nel 2009 una proposta di riforma dell’Organizzazione comune dei mercati (OCM) per i prodotti della pesca e dell’acquacoltura;

52.  deplora che la Commissione non abbia ancora presentato una comunicazione sull’armonizzazione delle sanzioni per le violazioni gravi della legislazione comunitaria nel settore della pesca;

53.  reitera il suo invito alla Commissione ad accordare un finanziamento alla politica marittima integrata dell’Unione europea e ad elaborare idonei strumenti legislativi per la sua attuazione; sottolinea che le attività preparatorie relative alla politica marittima non dovrebbero essere finanziate con le risorse destinate alla politica comune della pesca, in quanto tali risorse sono già ampiamente insufficienti; sostiene inoltre pienamente l’azione specifica temporanea intesa a promuovere la ristrutturazione delle flotte da pesca europee colpite dalla crisi economica;

Politica di coesione

54.  ritiene che, tenuto conto dell’esame di metà percorso dell’attuazione dei Fondi strutturali, in futuro si debbano garantire maggiori risorse finanziarie per la politica di coesione al fine di affrontare le nuove sfide che si prevedono, che avranno un importante impatto territoriale; attende con grande interesse nel 2009 una serie di comunicazioni importanti che saranno fondamentali per il dibattito sulla futura riforma della politica di coesione;

55.  chiede alla Commissione, in seguito all’approvazione della relazione del Parlamento sugli alloggi e la politica regionale nel maggio 2007, di svolgere due studi riguardanti il settore degli alloggi: il primo per illustrare la ripartizione delle competenze e delle responsabilità tra i livelli nazionale, regionale e locale e per definire il quadro giuridico nell’Unione a 27; il secondo concernente il costo e la domanda di alloggi, nonché il mercato immobiliare in generale negli Stati membri;

METTERE IL CITTADINO AL PRIMO POSTO

Identità e diversità culturale

56.  chiede alla Commissione di assicurare un ampio sostegno ai programmi e alle azioni realizzando progetti innovativi nel settore degli scambi culturali e dell’istruzione, del turismo culturale e dello sviluppo sostenibile con la piena partecipazione delle regioni e delle autorità locali, come gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa, e incoraggiando nuove iniziative intese a mettere in rilievo e promuovere il patrimonio culturale dei rom;

57.  ritiene essenziale assicurare un adeguato seguito all’Anno europeo per il dialogo interculturale e invita la Commissione a proseguire tale dialogo e chiede l’istituzione di un forum europeo per il dialogo interculturale che prosegua la prassi del dialogo interculturale in Europa e con altre culture e religioni a livello mondiale; incoraggia la Commissione a continuare a promuovere l’idea dell’Anno europeo del dialogo interculturale 2008;

58.  sottolinea la necessità di pervenire a una conclusione rapida e soddisfacente dell’attuale procedura di adozione del programma Erasmus Mundus (2009-2013);

Istruzione

59.  esorta la Commissione a pubblicare all’inizio del 2009 una comunicazione sul dialogo università-imprese, nella prospettiva di migliorare la competitività delle università europee, e un Libro verde sulle industrie della cultura e della creazione che presenti opzioni per lo sviluppo del potenziale di tali industrie in termini di creazione di occupazione e di crescita economica; chiede alla Commissione di presentare una comunicazione sull’adeguamento dei sistemi di istruzione e formazione professionale alle nuove competenze richieste dal mercato del lavoro;

60.  invita il Consiglio e la Commissione a rivedere il calendario proposto per l’adozione della raccomandazione del Consiglio sulla mobilità dei giovani volontari in Europa, onde dare al Parlamento tempo sufficiente per esprimere il proprio parere sulla raccomandazione;

Sports

61.  chiede un impegno politico comprendente un quadro giuridico, misure ed azioni, in particolare preparatorie, per avviare il processo di attuazione del piano d’azione ‘Pierre de Coubertin’;

Salute

62.  sottolinea che, come stabilito dal trattato di Amsterdam, le valutazioni d’impatto fornite dalla Commissione dovrebbero sempre tener conto dell’impatto che le azioni comunitarie proposte avranno sulla salute, il che contribuirà a realizzare un approccio integrato e a migliorare le sinergie tra la politica sanitaria e le altre politiche comunitarie; ritiene che tali valutazioni dovrebbero essere indipendenti, compatibilmente con l’uso delle competenze specialistiche disponibili; esorta la Commissione a definire indicatori sanitari al fine di garantire che i dati siano comparabili e utilizzabili a livello comunitario, nazionale e internazionale;

63.  ribadisce con fermezza che la contraffazione di medicinali è una grave minaccia per la salute ed un problema urgente d’interesse europeo e internazionale che dovrebbe essere considerato parte della lotta più generale contro la contraffazione dei prodotti;

64.  esorta la Commissione a presentare una strategia che affronti le sfide di un invecchiamento sano della popolazione sulla base dell’ultima relazione Eurostat;

65   si compiace che la Commissione abbia infine presentato la sua proposta di direttiva sull’applicazione dei diritti dei pazienti nei servizi sanitari transfrontalieri, che costituisce un importante primo passo verso uno spazio europeo di libera circolazione dei pazienti;

66.  esorta la Commissione a presentare una modifica alla direttiva 2000/54/CE relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti biologici durante il lavoro (direttive 89/391/CEE e 90/679/CEE) per affrontare i rischi cui vanno incontro gli operatori sanitari a causa dell’utilizzo sul lavoro di aghi e dispositivi medici taglienti;

Pari opportunità, integrazione della dimensione di genere e diritti dei minori

67.  accoglie con soddisfazione la proposta della Commissione sui diritti dei minori e la loro protezione; sollecita la Commissione a presentare una raccomandazione incisiva per proteggere i bambini dai contenuti pericolosi di alcuni programmi Internet; constata che la sua strategia in materia di integrazione della dimensione di genere è alquanto generica; sollecita quindi la Commissione a definire con urgenza le nuove proposte di direttiva attese per quest’autunno; esorta inoltre la Commissione ad accelerare la creazione di un sistema europeo di allarme per i bambini scomparsi;

Sicurezza dei cittadini

68.  condivide il parere che l’Unione europea deve lottare contro la criminalità e la violenza per proteggere i cittadini; chiede, a questo proposito, che ci si adoperi maggiormente per affrontare la criminalità organizzata, in particolare la cybercriminalità; chiede che le politiche di lotta al terrorismo siano definite a livello globale ed esorta la Commissione a presentare una proposta volta a tutelare e a promuovere gli interessi delle vittime del terrorismo e a sviluppare proposte intese ad assicurare un più elevato grado di preparazione contro il terrorismo;

Sicurezza dei prodotti alimentari:

69.  sottolinea la necessità di migliorare l’etichettatura dei prodotti alimentari, in particolare per quanto riguarda il paese d’origine e/o il luogo di provenienza, associandola a disposizioni volte a monitorare l’applicazione di tali requisiti; è preoccupato dal fatto che l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari offrirà purtroppo maggior spazio alle frodi alimentari che rappresentano un rischio per i cittadini dell’UE e per la regolare industria di trasformazione dell’UE, esposta a una concorrenza sleale a livello sia interno che esterno;

Realizzare la politica comune in materia d’immigrazione

Protezione delle frontiere

70.  sottolinea che è estremamente importante accelerare la piena applicazione del sistema d’informazione Schengen (SIS II) e del sistema d’informazione sui visti (VIS); sottolinea anche l’esigenza di rafforzare Frontex, che dipende dall’impegno degli Stati membri di fornire personale e strutture;

Immigrazione: 

71.  si compiace dell’impegno della Commissione di sviluppare una politica comune in materia di immigrazione e sottolinea che un Patto europeo sulla politica di migrazione dovrebbe riguardare le problematiche legate alla lotta all’immigrazione clandestina e alla gestione di quella legale;

72.  plaude all’obiettivo di completare la politica comune europea in materia di asilo entro il 2010 e ritiene necessario integrarla con la direttiva relativa alle norme e alle procedure comuni applicabili negli Stati membri; ritiene una priorità la revisione del regolamento (CE) n. 343/2003 del Consiglio, del 18 febbraio 2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo (regolamento Dublino II);

L’Europa quale partner mondiale

Vicinato europeo

73.  a seguito della condanna da parte dell’UE dell’azione militare della Russia contro la Georgia le relazioni tra la Russia e l’UE sono giunte ad un bivio; invita la Commissione a rivedere la sua politica nei confronti della Russia;

74  invita la Commissione a presentare una valutazione delle conseguenze del recente conflitto sull’approvvigionamento energetico dell’UE e ad intensificare gli sforzi di diversificazione delle forme e delle fonti di energia; auspica un maggiore impegno da parte dell’UE a favore dell’oleodotto Nabucco e ribadisce in merito il proprio sostegno ed è del parere che il progetto dovrebbe essere una priorità per l’Unione europea, con un contributo specifico adeguato a carico del bilancio comunitario; chiede alla Commissione di perseverare nell’impegno volto ad adottare una vera politica energetica comune;

75.  ritiene che la revisione della strategia europea in materia di sicurezza dovrebbe comprendere anche la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare;

76.  chiede una revisione completa della politica europea di vicinato (PEV), in particolare per quanto riguarda i vicini orientali dell’Unione europea; si attende che la Commissione presenti le sue proposte concernenti il rafforzamento delle relazioni con i vicini dell’Est e si augura che l’esame di metà percorso degli strumenti finanziari dell’azione esterna e l’aumento delle risorse finanziarie conferiranno un autentico valore aggiunto alla politica europea di vicinato e la renderanno più efficace per i paesi interessati;

77.  invita la Commissione a sostenere il conferimento di una dimensione parlamentare alla politica di vicinato per l’Est, attraverso la creazione di un’Assemblea EURO-NEST che riunisca deputati al Parlamento europeo e deputati dei parlamenti dei paesi interessati dalla politica di vicinato per l’Est;

78.  sottolinea l’importanza di concludere al più presto i negoziati di adesione con la Croazia, anche per inviare alla più ampia regione dei Balcani occidentali il segnale che il suo futuro è all’interno dell’Unione europea, purché siano soddisfatte le condizioni necessarie; rileva tuttavia che l’entrata in vigore del trattato di Lisbona è un requisito indispensabile per futuri ampliamenti;

79.  plaude alla recente iniziativa “Processo di Barcellona: l’Unione per il Mediterraneo”: chiede alla Commissione di svolgere un ruolo centrale nel futuro del processo e di mantenere il giusto legame tra la nuova iniziativa e l’acquis di Barcellona;

Resto del mondo

80.  rileva che nel gennaio 2009 gli Stati Uniti avranno un nuovo governo; ricorda che è molto importante che l’UE collabori strettamente con gli Stati Uniti sulle maggiori sfide globali, come il cambiamento climatico e la sicurezza energetica; chiede che la Commissione consideri della massima priorità l’urgente avvio di contatti con la nuova amministrazione USA per rafforzare nei prossimi mesi il partenariato transatlantico;

81.  sottolinea l’importanza strategica di una soluzione al conflitto in Medio Oriente per la stabilità e il benessere dell’intera regione mediterranea; rinnova il suo appello a favore di una soluzione tra Israele e i palestinesi; ritiene che, nel quadro dell’attività diplomatica del Quartetto, l’Unione europea, in quanto maggiore donatore di assistenza ai palestinesi, possa svolgere un ruolo importante nella regione;

82.  ricorda come il suo ruolo nel definire il servizio europeo per l’assistenza esterna annesso alla Commissione europea debba essere pienamente operativo quando entrerà in vigore il trattato di Lisbona, ad esempio per quanto riguarda la nomina di ambasciatori UE;

83.  esorta la Commissione a partecipare attivamente e ad apportare un contributo coordinato, sostanziale e visibile a favore di un esito positivo della Conferenza di revisione del trattato di non proliferazione nucleare del 2010;

84.  invita la Commissione e il Consiglio a inserire, in ciascun documento di strategia per paese e negli altri documenti strategici, una strategia specifica sui diritti umani e sulla situazione della democrazia e ad utilizzarla come quadro per il dialogo politico;

85.  invita la Commissione e il Consiglio ad integrare i risultati del dialogo e delle consultazioni sui diritti umani nei progetti e nei programmi, in particolare per gli aiuti allo sviluppo e la cooperazione tecnica, commerciale e finanziaria;

86.  invita la Commissione ad appoggiare la piena attuazione del trattato di messa al bando delle mine e a sostenere le iniziative miranti all’adozione di un trattato internazionale per la messa al bando delle munizioni a grappolo;

Sviluppo

87.  ritiene che il PLL dovrebbe inoltre mettere in luce il ruolo dell’UE nella cooperazione allo sviluppo a livello mondiale; sottolinea che il PLL dovrebbe comprendere un approccio coerente e strutturato al problema dell’insicurezza alimentare, evidenziando non solo l’aiuto alimentare a breve termine ma anche la necessità di incentivare la produzione agricola e la politica agricola nel mondo in via di sviluppo;

88.  si rammarica del fatto che la Commissione non faccia alcun riferimento specifico al suo piano d’azione 2009 per l’attuazione della strategia comune UE-Africa, al previsto programma “Aid for Trade”, ai negoziati APE e all’impatto del cambiamento climatico sui paesi in via di sviluppo; ricorda che la Commissione dovrebbe sostenere per tutto il 2009 le sue ambizioni in materia di coerenza delle politiche per lo sviluppo e che le ultime cifre APS pubblicate da OCSE/DAC nel 2007 indicano una grave diminuzione dei contributi APS da parte degli Stati membri; ritiene che la Commissione dovrebbe prevedere di porvi rimedio nel 2009 per far si che l’Europa continui a perseguire l’obiettivo dello 0,7% del PIL entro il 2015; ( EPP 66)

89.  ritiene che sia opportuno concludere rapidamente gli accordi di partenariato economico con i paesi ACP e che gli accordi interinali APE andrebbero trasformati nel 2009 in accordi a pieno titolo con tutte le regioni ACP; sottolinea altresì l’importanza di concludere i negoziati sugli accordi di associazione con l’America centrale, la Comunità andina e il Mercosur per offrire all’intera regione latino-americana la prospettiva della piena associazione con l’UE;

90.  deplora vivamente la mancanza di coordinamento e di coerenza degli sforzi dei principali Stati membri per conseguire gli Obiettivi di sviluppo del Millennio, come dimostrano i ritardi rispetto agli impegni assunti; sottolinea pertanto la necessità di stabilire calendari nazionali vincolanti per garantire un aumento dell’aiuto reale come mezzo per raggiungere gli obiettivi collettivi fissati;

Commercio

91.  sottolinea l’importanza di una conclusione positiva del ciclo di negoziati di Doha sullo sviluppo che sono adesso in una fase critica; è persuaso che i costi di un fallimento nei negoziati dell’OMC sarebbero sostanziali; invita la Commissione a rimettere in carreggiata i negoziati in vista di un accordo che dovrebbe promuovere gli scambi e lo sviluppo;

92.  esorta la Commissione ad applicare con coerenza le strategie di accesso al mercato dell’UE soprattutto per le PMI, ad assicurare una migliore protezione della proprietà intellettuale e a lottare contro la contraffazione; in tale contesto invita la Commissione a concludere nei tempi più brevi l’ACTA (accordo commerciale contro la contraffazione);

93.  invita la Commissione ad avvalersi di tutti gli strumenti giuridici e politici a sua disposizione per promuovere un rapporto equo ed equilibrato con i nostri partner commerciali per quanto concerne l’accesso delle imprese europee agli appalti pubblici;

94.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi e parlamenti degli Stati membri.