STRATEGIA EUROPEA CONTRO LA CONTRAFFAZIONE CINESE

Interrogazione
con richiesta di risposta scritta E-006741/2012

alla
Commissione

Articolo 117 del regolamento

Clemente Mastella (PPE), Antonello Antinoro (PPE), Aldo
Patriciello (PPE), Salvatore Iacolino (PPE), Luigi Ciriaco De Mita (PPE),
Crescenzio Rivellini (PPE), Lara Comi (PPE), Paolo Bartolozzi (PPE), Giuseppe
Gargani (PPE), Giovanni La Via
(PPE), Vito Bonsignore (PPE), Marco Scurria (PPE), Iva Zanicchi (PPE), Sergio
Berlato (PPE), Gabriele Albertini (PPE), Potito Salatto (PPE), Carlo Fidanza
(PPE), Cristiana Muscardini (PPE), Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE),
Antonio Cancian (PPE), Alfredo Pallone (PPE) e Licia Ronzulli (PPE)

Oggetto:       Strategia europea contro la
contraffazione cinese

La
contraffazione e la pirateria hanno effetti drammatici e pregiudizievoli sulle
attività delle imprese: violano i diritti della proprietà intellettuale, arrecano
notevoli pregiudizi economici a fabbricanti e commercianti ed ingannano i
consumatori. Da tempo l’Unione Europea ed i singoli Stati membri hanno messo in
campo misure di contrasto alle frodi imponendo sanzioni, istituendo deterrenti
di altra natura e sollecitando gli stessi titolari dei diritti ad attivarsi
presso gli organi di controllo. Di recente è stata approvata l’istituzione di
un Osservatorio Europeo sulla Contraffazione e la Pirateria per garantire
i diritti della proprietà intellettuale, con finalità di controllo e di
coordinamento con gli strumenti di contrasto adottati dai singoli Stati membri.
L’Unione europea e la Cina
(di gran lunga la principale fonte – circa il 60 % – dei prodotti di questo
tipo confiscati alle frontiere dell’UE) hanno firmato un piano d’azione
specifico, inteso a rafforzare la cooperazione doganale nel settore della
tutela dei diritti di proprietà intellettuale.

Il piano
d’azione prevede: l’istituzione di un gruppo di lavoro con il mandato di
studiare il flusso di merci contraffatte tra la Cina e l’UE; lo scambio di informazioni sui
rischi in materia di proprietà intellettuale; una cooperazione operativa tra i
principali porti e aeroporti; lo scambio di funzionari; lo sviluppo di
partenariati con il settore privato in Cina intesi a individuare più facilmente
le spedizioni sospette.

Si
chiede, pertanto alla Commissione:

1.    Come intende potenziare ulteriormente il
ruolo ed i poteri dell’Osservatorio, grazie al quale poter circoscrivere una
volta per tutte il fenomeno e valutare obiettivamente la sua ampiezza e
relative ripercussioni su economia e società, nonché sull’occupazione in Europa?

2.    Come intende rilanciare la cooperazione tra
l’Unione e la Cina,
in modo da garantire uno scambio più efficace di informazioni ed un
coordinamento più efficace delle iniziative di lotta alla contraffazione,
incoraggiando l’armonizzazione delle legislazioni nazionali in questione con il
diritto dell’Unione?

3.    Se, infine, intende adottare misure concrete
per meglio orientare e sensibilizzare i consumatori europei alla questione dei
prodotti contraffatti ed effettuare una revisione della sua strategia in
materia di lotta alla contraffazione e alla pirateria alla luce della strategia
«UE 2020» e del Rapporto Monti?

E-006741/2012

Risposta
di Karel De Gucht

a nome
della Commissione

(14.8.2012)

 

 

La Commissione vede con preoccupazione il fatto che
l’UE sia da lungo tempo una destinazione privilegiata per merci contraffatte e
frutto di pirateria e sta mettendo in atto una serie di iniziative in risposta
a tali problemi.

 

Al
fine di migliorare la propria conoscenza del fenomeno la Commissione ha varato
uno studio per elaborare una metodologia atta a facilitare la valutazione della
contraffazione nell’UE e delle tendenze a ciò associate. Tale metodologia sarà
collaudata con progetti pilota nel corso del 2012.

 

Nel
2009 la Commissione
ha istituito l’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà
intellettuale, nell’intento di perfezionare la raccolta dei dati, la
cooperazione tra le autorità competenti in fatto di Proprietà Intellettuale
(PI) e il dialogo con le parti interessate a livello di Unione. L’Osservatorio
è stato recentemente trasferito all’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato
Interno.

 

La Commissione sta operando per risolvere le
divergenze bilaterali sui diritti di proprietà intellettuale (DPI) a livello
sia tecnico sia politico. Più specificamente, essa ha impostato una
collaborazione mediante un «Dialogo sulla PI» e un «Gruppo di lavoro sulla PI».
In tali ambiti la
Commissione collabora attivamente con i legislatori e le
autorità giudiziarie cinesi al fine di perfezionare la legislazione in fatto di
DPI.

 

La Commissione ha firmato un piano d’azione di lungo
periodo attinente alla collaborazione doganale tra l’UE e la Cina in merito ai DPI. Il
piano d’azione è articolato in quattro iniziative prioritarie e prevede fra
l’altro lo scambio sistematico d’informazioni e il funzionamento di una rete di
esperti delle dogane presso aeroporti e porti marittimi al fine d’intercettare
le spedizioni ad alto rischio.