“Per il fotovoltaico non c’é più tempo per instaurare
un dialogo con i cinesi, bisogna agire a sostegno delle aziende europee che con
difficoltà cercano di sopravvivere nonostante la crisi attuale abbia
danneggiato la produzione di molti comparti aziendali sottoposti di continuo a
pratiche di concorrenza sleale da parte di grandi paesi produttori come la Cina” – ha dichiarato
l’on Cristiana Muscardini, vicepresidente della Commissione Commercio Internazionale
al Parlamento europeo, in seguito alle dichiarazioni della Cancelliera Merkel
sul caso del fotovoltaico cinese. “Le misure antidumping rappresentano
l’unico strumento di difesa commerciale di cui l’Europa dispone” –
continua Muscardini che ha sottolineato la necessità di agire in tempi rapidi in
una lettera inviata oggi al Presidente della Commissione Commercio Vital Moreira,
in vista della riunione di lunedì 3 settembre sul problema cinese.
“La Commissione
deve al più presto accettare la richiesta delle aziende del fotovoltaico
europeo ed aprire un’indagine per dumping nei confronti della Cina dove si
registra il continuo aumento di prodotti, anche nel settore delle energie
rinnovabili, venduti a prezzi enormemente bassi. Non possiamo rischiare
che oltre al settore manifatturiero anche quello delle energie rinnovabile
diventi succube delle esportazioni cinesi, specialmente dopo le misure prese
dagli Stati Uniti. La
Germania non può essere garante e arbitro nelle scelte
comunitarie di politica commerciale solo per garantire i propri investimenti
nazionali che, ricordiamo, rappresentano, nel territorio cinese, quasi un
terzo di quelli dell’Europa a 27”.