SPAZI BIANCHI CONTRO L’ELETTROSMOG

Gli “spazi
bianchi” sono il traguardo di chi vorrebbe essere riparato dalle onde
elettromagnetiche e non subirne l’influsso. Si possono creare con schermature
particolari, in modo da creare oasi disconnesse: niente telefono, niente wi-fi,
niente elettricità. Pare che alcuni Paesi stiano pensando alla loro
realizzazione attraverso una legge.

 

1.   
Ne è a conoscenza la Commissione?

2.    Conosce Paesi
in cui queste “elettrosmogfree” sono già operanti?

3.    Quale rischio
per la salute rappresenta l’elettrosmog presente normalmente nei nostri centri
urbani?

4.    Gli smartphone
così in voga ed in continua crescita nei consumi, quale  livello di inquinamento non dovrebbero
superare per garantire di non nuocere alla salute degli utilizzatori e
all’ecologia dell’ambiente?

Ha proposte in merito da presentare, al di là delle
normative in vigore per la tutela dell’ambiente?

IT

E-003430/2014

Risposta di Neelie Kroes

a nome della Commissione

(14.5.2014)

 

Il comitato scientifico della Commissione sui rischi sanitari
emergenti e recentemente identificati (CSRSERI) effettua revisioni periodiche
sia dei dati scientifici disponibili sulle radiazioni elettromagnetiche sia dei
potenziali effetti di queste ultime sulla salute. Ad oggi il comitato ritiene
che non sussistano prove scientifiche che giustifichino una modifica delle
motivazioni sulla base delle quali sono stati stabiliti gli attuali limiti di
esposizione. Il livello di esposizione alle onde elettromagnetiche nell’UE è di
gran lunga inferiore ai livelli massimi raccomandati, stabiliti dal CSRSERI.
Inoltre, gli studi sulla salute realizzati non ravvisano prove dell’esistenza di
rischi legati all’impiego di sistemi e dispositivi senza fili.

 

È possibile, tramite leggi nazionali o regionali, stabilire
livelli di esposizione inferiori a quelli raccomandati. La Francia ha introdotto una
legge che limita, in casi molto specifici, l’utilizzo di dispositivi e il
livello di esposizione, in particolare vietando i sistemi senza fili nelle
scuole per i bambini più piccoli.

 

Considerato l’interesse pubblico dell’esposizione alle onde
elettromagnetiche nel contesto della proliferazione di dispositivi e reti senza
fili, la Commissione
sta finanziando progetti di ricerca che sviluppano tecnologie ad emissione
elettromagnetica molto bassa per le future generazioni dei sistemi senza
fili, comprese le reti 5G (progetto LEXNET).