GAS DI SCISTO

Entro
il 2020 – afferma un settimanale italiano – si esauriranno negli Usa i
giacimeni di scisto migliori e  i costi
di estrazione cresceranno ancora. E’ ormai noto che il prezzo basso dello shale gas è un paradosso, dato che il fracking è più costoso dell’estrazione
tradizionale e un pozzo rimane attivo pochi mesi. Costa poco perché deve essere
venduto appena estratto, a qualunque prezzo, non essendoci un giacimento in cui
immagazzinarlo. « Perciò – afferma un chimico dell’Università di Firenze –
il fracking Usa è in perdita :
nel 2012 i 7.000 nuovi pozzi necessari a mantenere la produzione sono costati
42 miliardi di dollari e la vendita del gas ne ha introitati solo 32. Lo shale
gas americano, tuttavia, costa meno della metà del metano in Europa e risulta
competitivo persino con il carbone, che emette il doppio della CO2.  Dal 2008 perciò dozzine di centrali a carbone
sono state chiuse in Usa, a vantaggio degli impianti di gas di scisto che hanno
contribuito a far calare le emissioni. Uno studio dell’Università del Texas,
inoltre, afferma che  38 sulle 100
centrali nucleari americane nei prossimi anni rischiano di chiudere perché lo
shale gas ha reso antieconomiche le migliorie che potrebbero farle funzionare
per altri 20 anni. Entro il 2030, dice l’autore dello studio, rischiamo di
perdere il 60 per cento della nostra elettricità senza CO2. Sembrava che con la
scoperta del gas di scisto molti problemi fossero risolti :
approvvigionamento energetico, riduzioni delle emissioni di gas serra,
diminuzione del costo di produzione, ecc. Ma questi allarmi lanciati dagli
specialisti non lasciano bene sperare per il futuro.

 

La Commissione

 

1.    che
ne dice di queste previsioni ?

2.    Ritiene
che valga ancora la pena di estrarre gas di scisto, laddove si presume possa
esistere, dal territorio dell’Unione e con quali garanzie per la sicurezza
del territorio?

3.    In
caso negativo, come sopperire alle necessità energetiche e nello stesso tempo
alla riduzione delle emissioni di CO2 ?

4.    Come
può garantire l’approvvigionamento energetico in Europa di fronte a questi
paradossi contradditori che non lasciano bene sperare per il futuro ?

Conosce progetti per lo sviluppo energetico e
nello stesso tempo per la riduzione delle emissioni ?

IT

E-003431/2014

Risposta di Günther Oettinger

a nome della Commissione

(22.5.2014)

1.     
L’impatto del gas di scisto sul mix energetico dipende, tra l’altro, dalle
risorse economicamente recuperabili disponibili. Queste incidono anche sul
prezzo delle fonti alternative di gas naturale e sui costi di produzione.
Poiché questi fattori evolvono, le stime delle risorse economicamente
recuperabili sono costantemente oggetto di revisione
[1].

 

2.     
A seconda della disponibilità delle risorse economicamente recuperabili,
le fonti nazionali di gas naturale, incluso il gas di scisto, potrebbero
contribuire alla sicurezza dell’approvvigionamento e alla competitività dell’Unione
europea e, in determinate situazioni, potrebbero dar luogo a benefici climatici
[2]. Ad integrazione dell’acquis
unionale vigente in materia di ambiente, la Commissione ha
adottato una raccomandazione
[3] destinata a sostenere gli Stati
membri nella gestione e nell’attenuazione dei potenziali impatti e rischi
ambientali legati alla fratturazione idraulica ad elevato volume qualora uno
Stato membro decida di consentire l’estrazione di gas di scisto.

 

3.     
In ogni caso, l’obiettivo a lungo termine della decarbonizzazione del
nostro sistema energetico richiederà un miglioramento costante dell’efficienza
energetica, del risparmio energetico e un maggiore ricorso alle tecnologie a
basse emissioni di carbonio, in particolare le energie rinnovabili.

 

4.     
La Commissione opera a favore di un mercato
mondiale aperto e ben funzionante e della diversificazione degli
approvvigionamenti energetici, che presuppone anche un maggiore sfruttamento
delle fonti locali di energia sostenibile, al fine di evitare la dipendenza da
un unico fornitore o gruppo di fornitori.

 

5.     
La Commissione è a conoscenza di vari progetti di
esplorazione del gas di scisto in corso nellUE in particolare in Polonia.

 



[1]
    Cfr. il rapporto sull’energia degli
sviluppi economici in Europa, SWD(2014)19, allegato al “Quadro per le
politiche dell’energia e del clima all’orizzonte 2030” adottato il 22
gennaio 2014.

[2]
    Cfr. la comunicazione della
Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo “Esplorazione e
produzione di idrocarburi (come il gas di scisto) mediante la fratturazione
idraulica ad elevato volume nell’UE”. COM(2014)23 final del 22
gennaio 2014.               
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:52014DC0023R(01)

[3]
    Raccomandazione della Commissione sui
principi minimi applicabili alla ricerca e produzione di idrocarburi (come il
gas di scisto) mediante la fratturazione idraulica ad elevato volume
(2014/70/UE) del 22 gennaio 2014:
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:32014H0070