SOSTEGNO FINANZIARIO DIRETTO ALL’AUTORITA’ PALESTINESE

La
Relazione Speciale
n.14 recentemente
presentata dalla Corte dei Conti Europea apre delle profonde riflessioni sulle
modalità di finanziamento diretto dell’UE all’Autorità Palestinese, gestiti da
CE ed EASE. La Corte
dei Conti evidenzia incongruenze nel programma di finanziamento SFD Pegase,
specialmente per quanto riguarda il contributo alla funzione pubblica dell’ANP.
Le riforme richieste non sono state attuate dal governo, e CE ed EASE non hanno
fatto quanto in loro potere per invitare il governo ad agire.  Nel 2012 l’AP ha registrato ritardi nei pagamenti
che hanno causato sommosse. “Un numero considerevole di dipendenti
pubblici veniva pagato senza recarsi al lavoro” e “alcuni dipendenti
non stanno lavorando a Gaza perché esclusi dalle autorità de facto. Altri,
anche se in realtà stanno lavorando, dichiarerebbero comunque di non avere
alcun impiego per ragioni politiche” spiega il report. Nel 2012 l’UE ha stanziato 166
milioni di euro per questo programma, che da quando è stato avviato è costato
oltre un miliardo ai contribuenti europei.

 

La
Commissione
:

 

1.      
Non ritiene di dovere rivedere questo
strumento di finanziamento come consigliato dalla Corte dei Conti Europea,
vista anche la grande crisi sofferta dagli Stati Membri e dai loro comparti
pubblici?

2.      
Quali strumenti di controllo utilizza per
verificare l’utilizzo dei fondi da parte palestinese?

3.      
In quali modalità ha richiamato l’Autorità
Palestinese a provvedere alle riforme richieste?

4.      
Sta valutando altri sistemi di finanziamento
più efficaci, più trasparenti e più in linea con la soluzione “due popoli
due stati” per fornire supporto all’AP?

5.      
Può assicurarci che i fondi SFD Pegase non
hanno contribuito in alcun modo a finanziare le attività di Hamas?

 

IT

E-014195/2013

Risposta
di Stefan Füle

a nome
della Commissione

(3.3.2014) 

Per
quanto riguarda le singole raccomandazioni della Corte, la Commissione e il SEAE
hanno deciso di comune accordo di introdurre alcuni cambiamenti e di
riesaminare il meccanismo PEGASE. La
Corte ha riconosciuto la solidità delle procedure di
controllo e monitoraggio dei pagamenti previste dal meccanismo PEGASE.

Tutti
i punti sollevati dall’onorevole deputato sono contemplati nella risposta data
dalla Commissione e dal SEAE alla relazione (ECA SP 14/2013). La Commissione invita
inoltre l’onorevole deputato a consultare le sue risposte alle interrogazioni
scritte sullo stesso argomento E‑13394/13, P‑14034/13, E‑14347/13 e E‑14320/13.