Sostanze psicotrope

Dal rapporto annuale del 2006 dell’Osservatorio europeo delle droghe di Lisbona arriva un preoccupante allarme: le donne ormai sono allo stesso livello degli uomini nel consumo delle droghe e, cosa ancora più allarmante, nella poli-assunzione, cioè il consumo contemporaneo di diverse sostanze come cocaina, alcol e psicofarmaci. Le motivazioni dell’assunzione sono le più disparate: facilitare i rapporti sociali, perdere peso, restare svegli. Quindi, per futili motivi poi ci si ritrova totalmente dipendenti, in un tunnel senza uscita.

Non ritiene la Commissione che:

sarebbe auspicabile preparare una relazione annuale su tutte le sostanze psicotrope, da fornire a tutte le forze dell’ordine dell’Unione europea per facilitare il loro riconoscimento,
essendo le donne più esposte ad abusi e ricatti sessuali per procurarsi gli stupefacenti, ci dovrebbe essere un maggiore controllo, non solo per quanto riguarda lo spaccio in sé, ma anche per tutti gli effetti collaterali di tipo sociale,
poiché l’età media dei consumatori si è abbassata in maniera preoccupante, sarebbe opportuno sensibilizzare i docenti delle scuole con seminari volti a spiegare i rischi che comporta l’assunzione di sostanze stupefacenti?

 

23 settembre 2008
Risposta data da Jacques Barrot a nome della Commissione

In occasione della pubblicazione della relazione annuale del 2006 sull’evoluzione del fenomeno della droga in Europa, l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) ha pubblicato un’analisi approfondita sulla prospettiva di genere del consumo di droga, rispondendo ai problemi ivi connessi. Nei paesi in cui il consumo di stupefacenti raggiunge livelli elevati, il divario tra i sessi tenderebbe ad assottigliarsi, soprattutto per quanto riguarda il consumo di alcune sostanze psicoattive. Tuttavia, tale parità, o quasi parità, uomo-donna si rinviene solo tra studenti, in termini di prevalenza una tantum, e anche in quel caso interessa una minoranza, sebbene significativa, di paesi. Gli interessati sono studenti tra i 15 e i 16 anni. In alcuni Stati membri, le ragazze sembrano raggiungere i ragazzi in termini di consumo una tantum di stupefacenti e alcol, ponendo un serio problema per il futuro.

La relazione giunge alla conclusione generale che, sotto quasi tutti gli aspetti del fenomeno droga, sussistono differenze marcate tra i generi. I consumatori di sesso maschile sono ampiamente più numerosi di quelli di sesso femminile in tutti i paesi europei e per tutti i tipi di sostanze, specie nei casi di consumo regolare, intenso e problematico. In termini di numeri, gli uomini rimangono i maggiori consumatori di sostanze psicoattive illecite e i principali utenti di servizi per il consumo problematico di sostanze lecite.

Tuttavia, i dati riguardanti gli studenti tra i 15 e i 16 mostrano tendenze preoccupanti.

In materia di droga, la rilevanza della prospettiva di genere è riconosciuta dal piano d’azione dell’UE in materia di lotta contro la droga (2005-2008), che fa della questione di genere il punto focale di alcuni aspetti fondamentali, quali l’importanza di assicurare la disponibilità e l’accesso a servizi per i tossicodipendenti mirati e diversificati (obiettivo 11). L’obiettivo 9 del piano d’azione sottolinea l’importanza di tener conto delle differenze uomo-donna in tutte le attività di prevenzione.

Tramite attività di formazione e informazione, Europol coadiuva le autorità di contrasto degli Stati membri al fine del riconoscimento delle sostanze illecite sul mercato. La Commissione ha inoltre fornito sostegno allo sviluppo di un sistema per l’analisi di polizia scientifica a livello dell’Unione per l’individuazione delle sostanze illecite e della relativa origine.

La strategia dell’UE in materia di droga (2005-2012) e il piano d’azione dell’UE in materia di lotta contro la droga (2005-2008) sono entrambi intesi a potenziare la cooperazione per quanto riguarda le misure di contrasto a livello europeo allo scopo di ridurre il narcotraffico e l’offerta di sostanze illecite. È stata potenziata l’efficacia dei controlli, ad esempio tramite le squadre investigative comuni e le consegne controllate. Gli sforzi fin qui profusi vanno accompagnati da un’azione intesa a far fronte alle ripercussioni sociali e sanitarie del consumo di stupefacenti e che tenga conto delle questioni di genere. A tal fine, l’UE ha dato vita ad un programma specifico «Prevenzione e informazione in materia di droga (2007-2013)» con una copertura totale di 21 milioni di euro. Possono inoltre contribuire a tal fine altri programmi non specifici, quali il programma in materia di sanità pubblica.

L’obiettivo 8 del piano d’azione in materia di lotta contro la droga chiede agli Stati membri di garantire che programmi globali di prevenzione efficaci e valutati, riguardanti le sostanze psicoattive lecite ed illecite, siano inseriti nei programmi scolastici oppure attuati nella più ampia misura possibile. Viene inoltre richiesto agli Stati membri di provvedere alla formazione degli operatori che entrano in contatto con consumatori potenziali di sostanze psicoattive, quali i giovani. La Commissione sta attualmente valutando in che misura risultino realizzati gli obiettivi del piano d’azione. I risultati della valutazione saranno resi disponibili a settembre 2008 ma, sulla base della relazione annuale sui progressi compiuti in merito all’attuazione della strategia in materia di droga, questo tipo di formazione è ampiamente disponibile negli Stati membri.