Sull’Iran

Risoluzione del Parlamento europeo sull’Iran    

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sull’Iran, in particolare quelle riguardanti i diritti umani,

–  viste le dichiarazioni della Presidenza dell’UE del 4 e del 10 giugno 2008 sull’imminente esecuzione in Iran di minorenni autori di reati,

–  vista la Dichiarazione del 13 giugno 2008 della Presidenza a nome dell’Unione europea sull’esecuzione di Mohammad Hassanzadeh,

–  viste le risoluzioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, in particolare la risoluzione 62/168 del 18 dicembre 2007 sulla situazione dei diritti umani nella Repubblica islamica dell’Iran e la risoluzione 62/149 del 18 dicembre 2007 su una moratoria dell’applicazione della pena di morte,

–  visti la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, il Patto internazionale sui diritti civili e politici e la Convenzione sui diritti dell’infanzia, tutti strumenti di cui l’Iran è parte,

–  visto l’articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.  considerando che la situazione generale dei diritti umani in Iran è continuata a peggiorare dal 2005 e che le sole esecuzioni capitali sono quasi raddoppiate nel 2007,

B.  considerando che l’Iran ed alcuni altri paesi continuano a giustiziare minorenni, ma che è noto che l’Iran ha eseguito la pena capitale su un numero di minori autori di reati superiore a quello di qualunque altro paese al mondo, e che a quanto risulta in Iran più di 100 persone si trovano nel braccio della morte per reati che avrebbero commesso quando avevano meno di 18 anni,

C.  considerando che Mohammad Hassanzadeh, un minorenne autore di reati che è stato giustiziato il 10 giugno 2008, aveva meno di 18 anni al momento dell’esecuzione,

D.  considerando che almeno altri quattro minorenni autori di reati, Behnoud Shojaee, Mohammad Fedaei, Saeed Jazee e Behnam Zaare, corrono il rischio imminente di essere giustiziati, e che le autorità iraniane hanno disposto la sospensione di un mese dell’esecuzione di Behnoud Shojaee e Mohammad Fedaei,

E.  considerando che l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti dell’uomo ha ricordato alle autorità iraniane il 10 giugno 2008 l’assoluto divieto previsto dal diritto internazionale dell’applicazione della pena di morte a minorenni autori di reati,

F.  considerando che fra i minorenni iraniani autori di reati vi sono persone accusate di aver avuto rapporti omosessuali, comportamento che è punito con la pena capitale,

1.  condanna fortemente le sentenze capitali e le esecuzioni in Iran, in particolare quelle inflitte o eseguite a carico di minorenni autori di reati e di minori, e sollecita le autorità iraniane a rispettare le garanzie giuridiche riconosciute ai minori a livello internazionale;

2.  sottolinea che le condanne a morte di minori costituiscono una diretta violazione degli obblighi internazionali della Repubblica islamica dell’Iran e degli impegni sottoscritti dall’Iran, specificamente di quelli enunciati nel Patto internazionale sui diritti civili e politici e nella Convenzione sui diritti dell’infanzia, che vietano entrambi chiaramente l’esecuzione di minori o di persone che sono state condannate per reati commessi quando erano minorenni;

3.  condanna nel modo più forte possibile l’esecuzione di Mohammad Hassanzadeh, che aveva meno di 18 anni al momento dell’esecuzione;

4.  sollecita le autorità iraniane a fermare le esecuzioni di Behnoud Shojaee, Mohammad Fedaei, Saeed Jazee, Behnam Zaare e tutti gli altri minorenni autori di reati condannati a morte;

5.  invita i membri del Majlis (il parlamento iraniano) recentemente eletto ad approvare celermente la riforma in corso del Codice penale iraniano, in particolare allo scopo di abolire la lapidazione e le esecuzioni di minori autori di reati, di andare verso una moratoria della pena di morte e di adeguare la legislazione iraniana agli obblighi internazionali in materia di diritti dell’uomo;

6.  chiede che in Iran siano depenalizzati i rapporti omosessuali;

7.  sollecita gli Stati membri a sospendere l’espulsione in Iran di persone minacciate di esecuzione capitale o tortura;

8.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite, al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, al Capo del sistema giudiziario iraniano e al governo e al Parlamento della Repubblica islamica dell’Iran.