SE IL CUSTODE SI FA IL LUPO

Nel numero del magazine Io Donna del 3 dicembre un condivisibile e puntuale articolo di Fiorenza Sarzanini, sul problema sempre più grave delle violenze, aveva però un titolo “Se il custode si fa lupo” decisamente errato e preoccupante in quanto ripropone schemi sbagliati e pericolosi.

Pubblichiamo la lettera che l’On. Cristiana Muscardini, per lungo tempo vicepresidente dell’Intergruppo per la protezione degli animali del Parlamento europeo, ha scritto alla giornalista.

Gentile dottoressa Sarzanini,
Ho letto con interesse, condividendolo totalmente, il suo articolo sul numero  del 3 dicembre di “Io Donna” ma dissento fortemente dal titolo che identifica nel lupo l’uomo orco, l’essere umano che compie atrocità sui più deboli.
Credo che, specie in un momento nel quale alcuni tornano a parlare di aprire la caccia al lupo, i maggiori opinionisti e giornalisti dovrebbero con attenzione evitare di riproporre schemi antichi e profondamente errati  che identificano nel lupo il predatore cattivo, subdolo, vigliacco, feroce.
Come ella certamente sa il lupo, dopo essere stato quasi sterminato, è diventato specie protetta in quanto rappresenta un elemento essenziale, indispensabile, per la salvaguardia, la sopravvivenza dell’ecosistema e perciò di tutti noi.
Il lupo è un predatore che uccide per mangiare, per dare nutrimento alla sua prole o per difendersi, e solo quando non può evitare lo scontro, per questo non può essere neppure lontanamente affiancato a quegli spregevoli umani che seviziano, uccidono, abusano per il loro piacere, a tutte quelle persone violente e crudeli che, più che mai in una società troppo permissiva e con una giustizia troppo lenta, continuano a mietere vittime.
Il politicamente corretto deve valere ormai anche per gli animali che non hanno la nostra intelligenza e, forse per questo, non commettono le atrocità delle quali la nostra specie è capace come vediamo ogni giorno, dalla guerra in Ucraina alle donne uccise, dai bambini violentati agli anziani abbondonati.
Probabilmente il titolo dell’articolo non è stato scelto da lei ma è comunque sbagliato ed aumenta gli errori e la confusione mentre le parole del suo intervento sono chiare e spero facciano riflettere tutti.
Con i più cordiali saluti,

Cristiana Muscardini
già vice presidente dell’Intergruppo per la protezione degli animali del Parlamento europeo