Avvocato, scrittore, politico liberale nel senso migliore e completo, marito e padre affettuoso, Presidente della Banca di Piacenza, Corrado Sforza Fogliani è stato anche un brillante uomo di cultura e un attento studioso come dimostrano i molti libri che ha pubblicato.
Strenuo difensore dell’indipendenza delle banche popolari, nemico dei malefici e tossici derivati che tanto sconquasso hanno provocato in troppi istituti bancari e in molte amministrazioni, il Presidente Sforza Fogliani ha incardinato il suo progetto di banca sul territorio aumentando il prestigio e l’influenza della Banca di Piacenza che, sotto la sua guida, è arrivata ad assicurare servizi chiari ai correntisti anche in tante altre città, fino al centro di Milano.
Ha avuto molti incarichi di grande prestigio, anche a livello nazionale, molti meriti ed è stato un uomo probo, come ricorda l’on. Tommaso Foti, presidente del gruppo di Fdl alla Camera.
Nelle occasioni degli incontri che abbiamo avuto in questi anni ne ho ammirato la determinazione, la visione del futuro, l’amore profondo per la sua città, per la banca, per il territorio e le persone, la grande culturale, la sottile ironia e lo scintillio degli occhi.
Mancherà a tutti il Presidente, ai tanti amici, a coloro che hanno potuto conoscerlo direttamente e a quanti hanno beneficiato della sua correttezza nelle diverse attività come banchiere, vicepresidente dell’ABI, presidente di Assopopolari e delle tante altre che lo hanno visto partecipe attivo e coraggioso fino agli ultimi giorni.
Ora spetterà a chi resta, a chi da vicino, o da più lontano, condivide il progetto che ha lasciato: economico, politico, culturale ed umano, rendergli onore non solo non dimenticando ma operando nel rispetto del suo esempio.