Russia -il caso Bakhmina

In Russia Svetlana Bakhmina, l’ex avvocato della Yukos, madre di due figli, è stata condannata a sei anni e mezzo di carcere per frode e furto, nonostante l’azienda non avesse dichiarato ammanchi: ne ha scontati quattro, di cui due di carcere duro a Mosca e due di colonia penale a 450 km di distanza, negata alla famiglia ed ai figli, mentre le sue richieste di grazia non sono state considerate.Ora è ricoverata per malattia nell’ospedale del carcere, dove nessuno la può vedere, compresi i suoi difensori.

Ad oggi sono state raccolte oltre 77mila firme per richiedere al sua liberazione.

   

La Commissione:

 1) E’ disposta ad intervenire contro questa palese violazione dei diritti umani?
 2)  Può formulare alle Autorità russe delle specifiche richieste per la sua liberazione?

 

Risposta data da Ferrero-Waldner a nome della Commissione

La Commissione ringrazia l’onorevole parlamentare per aver sollevato il caso di Svetlana Bakhmina che la Commissione ha seguito con attenzione. Secondo le informazioni di cui dispone la Commissione, il 19 novembre 2008 la Bakhmina è stata trasferita in una clinica di maternità dove ha partorito il 28 novembre 2008. La Commissione non era al corrente del fatto che la Bakhmina fosse in cura per malattia, ma riteneva, sulla base di quanto riportato dai media, che fosse in buona salute. La Commissione crede che la Corte Suprema debba esaminare una richiesta di libertà condizionata da parte della Bakhmina e continuerà a seguire gli sviluppi alla luce di tale decisione.