RELAZIONE DEL FONDO INTERNAZIONALE PER IL BENESSERE DEGLI ANIMALI SULL’ECONOMIA DELLA FILIERA GIAPPONESE DI CACCIA ALLA BALENA

Sonia Alfano (ALDE), Kriton Arsenis (S&D), Gaston Franco (PPE),
Jacqueline Foster (ECR), Julie Girling (ECR), Mikael Gustafsson (GUE/NGL),
Sidonia Elżbieta Jędrzejewska (PPE), Dan Jørgensen (S&D), Jörg Leichtfried
(S&D), Kartika Tamara Liotard (GUE/NGL), David Martin (S&D), Cristiana
Muscardini (ECR), Bill Newton Dunn (ALDE), Sirpa Pietikäinen (PPE), Pavel Poc
(S&D), Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), Daciana Octavia Sârbu (S&D),
Joanna Senyszyn (S&D), Keith Taylor (Verts/ALE), Janusz Wojciechowski (ECR)
e Andrea Zanoni (ALDE)

Il Fondo internazionale per il
benessere degli animali (IFAW) ha di recente pubblicato una relazione
sull’economia della filiera giapponese di caccia alla balena, che si basa sulle
conclusioni di agenzie rinomate, con sede in Giappone, e, in larga misura, su
dati del governo giapponese. Alla luce delle risposte scritte del commissario
Potočnik, all’interrogazione E-002263/2012, e del commissario M. De Gucht, all’interrogazione
E-012352/2011,

È la Commissione a
conoscenza della relazione dell’IFAW e/o intende, prima di avviare negoziati
commerciali con il Giappone, discutere con le autorità giapponesi le prove di
utilizzo di aiuti pubblici e di sottrazione di fondi destinati alle vittime
dello tsunami, a favore di un’industria baleniera non redditizia, nonché
dell’assenza di qualsiasi valore scientifico di quella che il Giappone chiama
una caccia “scientifica”?

Le clausole sul commercio e lo
sviluppo sostenibile di qualsiasi accordo commerciale fra l’Unione europea e il
Giappone garantiranno l’attuazione effettiva della Convenzione internazionale
sulla regolamentazione della caccia alle balene (ICRW) e della Convenzione
sulla diversità biologica (CDB)?

IT

E-002859/2013

Risposta di Karel De Gucht

a nome della Commissione

(24.4.2013)

 

La Commissione è a conoscenza della relazione IFAW sull’economia della filiera giapponese
di caccia alla balena e la sta esaminando.

 

L’UE integra
considerazioni in tema di sostenibilità nella sua politica commerciale, in
particolare negoziando impegni in tema di standard ambientali e lavorativi nel
contesto degli accordi bilaterali di libero scambio (ALS) ed effettuando
valutazioni d’impatto di sostenibilità in relazione ai negoziati commerciali.

 

Per quanto
concerne i negoziati di ALS con il Giappone, l’obiettivo della Commissione è includere
nell’ALS un capitolo ambizioso e estensivo sul commercio e lo sviluppo sostenibile
che dovrebbe tra l’altro affrontare la conservazione, la gestione sostenibile e
la promozione del commercio di risorse naturali legalmente ottenute e sostenibili,
tra cui le risorse alieutiche.
Il capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile dovrebbe pertanto contribuire
all’efficace attuazione da parte del Giappone degli accordi ambientali
multilaterali (MEA), tra cui la
Convenzione sulla biodiversità (CBD) e la Convenzione sul
commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate
di estinzione (CITES). La
Commissione ritiene che le disposizioni contenute nel
capitolo Commercio e sviluppo sostenibile dovrebbero mirare ad un livello
elevato di protezione dell’ambiente e delle condizioni
lavorative.

 

Per quanto concerne la questione specifica
della caccia alla balena, l’UE ha espresso al Giappone in diverse occasioni la
propria diversità di vedute e certamente continuerà a farlo nei contesti pertinenti
.