BLOCCO DEL METABOLISMO DELLE CELLULE TUMORALI

Un
gruppo di lavoro tutto italiano ha di recente dimostrato che è possibile
bloccare farmacologicamente il metabolismo delle cellule tumorali, colpendole
selettivamente. La ricerca, pubblicata sulla rivista medica “The Journal
of the National Cancer Institute”, nasce da un progetto multidisciplinare
che ha unito competenze cellulari e molecolari nel campo oncologico e
biochimico e apre nuove prospettive terapeutiche nella lotta contro i tumori.
L’intuizione alla base della studio è che le cellule tumorali, a causa della
loro velocità di crescita e delle specifiche alterazioni metaboliche che le
caratterizzano, siano strettamente dipendenti dal metabolismo degli acidi
grassi per produrre, tra l’altro, le membrane delle cellule figlie. Bloccare il
metabolismo di tali grassi con un farmaco apposito impedisce di generarne di
nuovi e quindi di proliferare.

 

La Commissione

 

1.    è
al corrente dei risultati di questa ricerca?

2.    Gli
organismi dell’Unione interessati alla ricerca scientifica e al riconoscimento
dei farmaci conoscono questo studio ed i risultati conseguiti fino ad ora?

Hanno un’opinione sulle prospettive terapeutiche
che potrebbero risultare da questa ricerca?

IT

E-004626/2013

Risposta di Máire
Geoghegan-Quinn

a nome della Commissione

(14.6.2013)

 

 

1 e 2. La Commissione è a conoscenza dello studio che
valuta l’efficacia terapeutica del nuovo inibitore ST1326 nelle linee cellulari
e nel modello tumorale di un topo, come segnalato dall’onorevole deputato[1].

 

3. Come menzionato nella pubblicazione, i risultati
presentati sono stati ottenuti nelle linee cellulari e nei modelli animali.
Sono necessarie ulteriori ricerche per accertare che si verifichino gli stessi effetti
anche nell’uomo e per constatare le possibilità terapeutiche a cui porterebbe
tale approccio.

 

Nel dicembre 2012, il gruppo di lavoro oncologico dell’Agenzia
europea per i medicinali ha approvato le nuove «linee guida per la valutazione
dei medicinali antitumorali nell’uomo» che costituiranno il quadro di
riferimento per l’approvazione di ogni presentazione di nuovi prodotti in
futuro.

 



[1]     Pacilli et al. (2013) J Natl Cancer Inst.
105(7): pagg. 489-98