L’Unione europea ha
giustamente dedicato la massima attenzione al benessere degli animali,
considerandoli esseri senzienti, ed ha definito norme per la loro tutela e
protezione. Alcuni cosiddetti “artisti” hanno esposto un cavallo
morto nel centro di Ginevra, altri hanno usato animali incorporandoli nei muri
e praticando tatuaggi sui maiali. Un artista afferma che si possono utilizzare
gli animali come un materiale qualsiasi e la direttore di una galleria a
Ginevra aggiunge che animali e bambini sono soggetti che l’arte usa per
smuovere le coscienze. Inoltre, in passato, è stato esposto un cane vivo
lasciandolo morire di fame.
La Commissione
- è a conoscenza di queste manifestazioni culturali
aberranti e nichiliste alla massima potenza? - Ritiene di chiedere agli Stati membri di vietare
mostre che utilizzino, espongono, animali morti o animali vivi che possano
subire sofferenze e costrizioni?