Pubblicità e violenza contro le donne

Una società d’abbigliamento milanese ha fatto affiggere nelle città italiane dei manifesti che ritraggono due poliziotti brasiliani intenti a perquisire, in modo violento, due donne in abiti succinti sullo sfondo della spiaggia di Ipanema. Considerando violento e offensivo nei confronti delle donne il contenuto del manifesto, sindaci, assessori, semplici cittadini e il segretario al turismo di Rio de Janeiro. hanno vigorosamente protestato ed imposto il ritiro del manifesto stesso.

In alcune città italiane le amministrazioni hanno fatto disaffiggere il manifesto. 

La Commissione 

1.   ha potuto prendere visione delle foto che riproducono il manifesto?

2.   Ha un’opinione da esprimere in relazione alle campagne pubblicitarie che veicolano, volutamente o inconsapevolmente, messaggi di violenza contro le donne?

3.   A parte l’indignazione che simili fatti provocano, esistono strumenti normativi per condannare campagne di comunicazione così banalmente negative?

4.   Le direttive comunitarie sulla violenza contro le donne e i minori contengono elementi repressivi nei confronti dei responsabili di simili comunicazioni?

5.  Non ritiene che una formazione culturale mirata possa rappresentare un’azione di prevenzione  contro una deriva di violenza che non è nemmeno percepita – stando alle loro dichiarazioni – dai promotori della vergognosa campagna pubblicitaria?