Oggetto: Pogrom di cristiani in India | |||||
L’India, la più popolosa democrazia del mondo e modello riconosciuto dell’economia globale, è oggi teatro di un pogrom contro i cristiani, perseguitati e assassinati dai fondamentalisti indù in tutto il paese: dall’Andhra Pradesh a Goa, dal Kerala al Tamil Nadu, fino all’Orissa, terra d’immensa povertà, dove la caccia al cristiano è la più sanguinosa. Oltre alle motivazioni religiose, la persecuzione dei cristiani è appoggiata dal partito di estrema destra Bharatiya Janata, che teme di perdere voti alle prossime elezioni. La tragedia è espressa da queste cifre: 5 mila case bruciate, 178 chiese e luoghi di culto distrutti, 61 morti e 18 mila feriti, 13 scuole e centri sociali danneggiati, 50 mila senzatetto, di cui 20 mila raccolti in campi profughi e 30 mila fuggiaschi nascosti nelle foreste, dove la malaria ha già contagiato centinaia di vittime e ucciso una suora. 1. È consapevole la Commissione della gravità della situazione e del ripetersi di gesta contro i seguaci di una religione, di cui l’Europa del secolo scorso ha avuto testimonianza diretta? 2. È al corrente di iniziative governative per porre freno a questa tragedia? 3. Quali azioni ha intrapreso, o intende intraprendere, per bloccare questa persecuzione? 4. Può invocare il rispetto dei diritti umani nel corso dei negoziati che conduce con l’India, considerata una democrazia?
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