PIRATERIA MARITTIMA, MUSCARDINI A UE: NECESSARIO PROMUOVERE PRESSO ORGANISMI INTERNAZIONALI COMPETENTI CODIFICAZIONE DI DISCIPLINA COMUNE

“E’ consapevole dell’escalation dell’attività
piratesca in corso nelle acque del Golfo di Guinea?” – chiede in
un’interrogazione alla Commissione europea l’On. Cristiana Muscardini,
vicepresidente della commissione Commercio Internazionale del PE a fronte delle
recenti notizie secondo le quali la pirateria marittima sta diffondendosi
sempre più anche in Africa occidentale e segnatamente nel Golfo di Guinea e
l’assenza di una cornice giuridica certa sulla tutela degli Stati alle proprie
navi costringe intanto armatori, spedizionieri, assicuratori a far da sé, con contractors privati. “Rispetto a questi
ultimi, però – scrive Muscardini – vari Stati africani del Golfo di Guinea
hanno posizioni divergenti richiedendo che il personale di guardia sulle navi
abbia un passaporto emesso da quegli Stati, pena l’invalidità del contratto
Guardcon e di ogni copertura assicurativa, come riconosciuto dalla Bimco,
l’associazione che raggruppa i soggetti coinvolti nel commercio via mare. Non
ritiene – sottolinea – ricadere nei propri doveri e competenze promuovere
presso gli organismi internazionali competenti la codificazione di una
disciplina uniforme e che la sostanziale anarchia in cui la vicenda dei marò ha
lasciato la tutela dei traffici marittimi sia un profilo sotto il quale
l’Unione europea ha la competenza e il dovere di sollevare il caso degli stessi
marò, cittadini europei, in ogni sede internazionale adeguata?”