SHALE GAS IN ITALIA E IN EUROPA

Lo
Shale gas, la cui estrazione è già iniziata da tempo negli Stati Uniti con
ottimi risultati per il prezzo dell’energia, è una risorsa totalmente naturale
che, grazie alle nuove tecnologie, può essere estratta con facilità. In Europa
è stato scoperto un enorme giacimento che va dal Regno Unito ai paesi baltici,
comprendendo quasi tutta la
Polonia e altre zone ricche di risorse sono in Portogallo,
Romania, sui Pirenei e nella Pianura Padana. L’UE ha già provveduto a una
parziale regolamentazione delle estrazioni, che peraltro non sono ancora
cominciate, anche se rimangono numerosi interrogativi aperti sulla
sostenibilità ambientale delle estrazioni: i metodi utilizzati, un mix di
acqua, sabbia e agenti chimici, potrebbero portare alla contaminazione del
suolo e delle falde acquifere e alcuni denunciano che possa esserci anche un
collegamento con eventi sismici.

 

La
Commissione
:

 

1.     Non intende promuovere uno studio rapido e
approfondito sui giacimenti di Shale gas in Europa e sugli eventuali rischi
ambientali come già fatto da alcuni Stati Membri?

2.    Stima
che l’estrazione di Shale gas possa portare ad una maggiore autonomia
energetica degli Stati Membri?

3.    Pensa
che ci debbano essere ulteriori legislazioni in tema oltre a quelle già
presenti a livello comunitario?

4.    Non
ritiene che nell’ambito dei negoziati sul TTIP con gli USA debba essere
sottolineata l’importanza dello Shale gas, specialmente per quanto riguarda la
ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e l’autorizzazione ad esportare
nell’Ue, in modo preferenziale, shale gas estratto negli Stati uniti?

Sarebbe in grado di stimare l’eventuale
diminuzione del prezzo dell’energia in caso di estrazione di Shale gas negli
Stati Membri?

IT

E-002856/2014

Risposta di Günther Oettinger

a nome della Commissione

(22.5.2014)

 

 

1.   
I rischi ambientali sono oggetto della raccomandazione sui
principi minimi applicabili alla ricerca e alla produzione di idrocarburi (come
il gas di scisto) mediante la fratturazione idraulica a elevato volume
[1] adottata
dalla Commissione il 22 gennaio 2014 e della comunicazione
[2] e valutazione
d’impatto
[3] che la
accompagnano. Oltre alle attività menzionate nella comunicazione
[4], la Commissione intende
valutare le risorse europee di gas convenzionale e di petrolio in
collaborazione con gli istituti di studi geologici degli Stati membri.

 

2.   
L’utilizzo di risorse nazionali di gas naturale, compreso
il gas di scisto, potrebbe aiutare a diversificare le fonti energetiche dell’UE.

 

3.   
Entro agosto 2015 la Commissione valuterà l’efficacia
della raccomandazione summenzionata e, in base a tale valutazione, deciderà se
sia necessario presentare proposte legislative vincolanti.

 

4.   
Nei negoziati per il partenariato transatlantico su
commercio e investimenti (TTIP) l’UE difende la posizione per cui in futuro le
esportazioni libere e incondizionate di gas naturale verso l’UE dovrebbero
essere garantite da disposizioni giuridicamente vincolanti integrate nel TTIP. La
condivisione delle conoscenze sullo sviluppo sostenibile di risorse energetiche
alternative, fra cui il gas di scisto, avviene nel contesto del Consiglio energia
UE-USA.

 

5.   
Le possibili conseguenze per i prezzi dell’energia
dipenderanno dai costi di produzione del gas di scisto nell’UE. Questi dati non
sono ancora disponibili. Con il proseguire dei progetti di ricerca si
otterranno ulteriori informazioni in merito.

 



[1]     2014/70/UE

[2]     COM(2014) 23 final

[3]     SWD(2014) 21 final

[4]     Cfr. pagg. 9-10