PILLOLE ON LINE

Jerri, Elinore, Adeline: nomi di fantasia dietro i quali si celano siti illegali che vendono farmaci su internet. Secondo un’indagine della ‘Food and drug administration’ (Fda) sono almeno 11.000 i siti che si spacciano per farmacie on line canadesi vendono prodotti per i quali è richiesta una prescrizione medica o addirittura scaduti e mal conservati e mettendo seriamente a rischio la salute di chi li acquista. Tra i medicinali più richiesti sembrano esserci quelli legati alle disfunzioni sessuali maschili e gli psicofarmaci, grazie alla mancanza di controlli e ai prezzi molto più bassi rispetto a quelli di mercato.


 


La Commissione:


 


1. Sa dell’esistenza di questo tipo di commercio?


2. Trattandosi di siti per lo più americani potrebbe proporre ai paesi dell’UE che vedono il proliferare di tale mercato un’azione di controllo e monitoraggio della Rete?


2. Non ritiene necessaria una campagna di informazione capillare per aumentare la consapevolezza dei consumatori circa i rischi a cui si va incontrocon acquisti senza regole?


 


 



IT


E-000371/2012


Risposta di John Dalli


a nome della Commissione


(23.2.2012)


 


 


 


1. La Commissione è a conoscenza delle vendite illegali di farmaci sul web e sta lavorando all’applicazione della direttiva 2011/62/UE[1] recentemente adottata. La legislazione in questione ha introdotto norme per far fronte alle vendite illegali di medicinali al pubblico su Internet.


 


2. Il problema è di natura mondiale e, per farvi fronte, la direttiva prevede l’introduzione di un logo per l’UE destinato a identificare le farmacie on line che operano legalmente. L’applicazione di questa disposizione proteggerà i cittadini dai pericoli connessi all’acquisto on line di medicinali. Al fine di garantire una tutela sufficiente ai pazienti in tutta l’UE, la Commissione continuerà ad analizzare tutti i potenziali rischi specifici connessi alla vendita on line di prodotti medicinali.


 


3. La direttiva inoltre prevede, da parte della Commissione e in collaborazione con l’Agenzia europea per i medicinali e le autorità degli Stati membri, la promozione di campagne di informazione sui pericoli dei medicinali falsificati e, in particolare, di quelli venduti su Internet. La Direzione generale Salute e consumatori[2] ha già prodotto due video. In futuro, una volta che il logo di fiducia per le farmacie on line sarà istituito, potranno essere promosse altre campagne.


 


Quanto ai medicinali contraffatti, la Commissione sta preparando, per la fine del 2012, una revisione della direttiva 2004/48/CE sull’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale (PI). Va anche ricordato che la Commissione ha istituito, nel 2009, l’Osservatorio europeo sulla violazione dei diritti di proprietà intellettuale al fine di migliorare la raccolta dei dati, la cooperazione tra le autorità di applicazione del PI, nonché il dialogo e la consapevolezza delle parti interessate in tutta l’UE. Ciò potrebbe costituire uno strumento efficace per rafforzare la consapevolezza in merito ai medicinali contraffatti.


 


 


 






[1]     Direttiva 2011/62/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2011, che modifica la direttiva 2001/83/CE, recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano, al fine di impedire l’ingresso di medicinali falsificati nella catena di fornitura legale.            
GU L 174 dell’1.7.2011



[2]          http://ec.europa.eu/health/human-use/videos/videos/fake_medicines_en.mp4


http://ec.europa.eu/health/human-use/videos/videos/counterfeit_med_en.mp4