PESCHERECCI ITALIANI SEQUESTRATI DAI MILITARI LIBICI

Da circa una settimana, 3 pescherecci italiani sono stati sequestrati da militari libici, a 42 miglia dalla costa, condotti nel porto di Benghasi e i pescatori sono stati rinchiusi in carcere, accusati di reati dei quali non si conosce ne’ la portata ne’ la definizione.

Considerato che è un problema di tutta l’Unione anche perché i pescatori di Mazara del Vallo si sono più volte adoperati in operazioni di soccorso e solidarietà in mare, salvando vite umane di migranti che cercavano riparo lontano dalle terre colpite dalla rivoluzione politica.

 

Chiediamo all’Alto Rappresentante

        è a conoscenza della situazione?

        per quale motivo a tutt’oggi non vi è stato un intervento risolutivo dell’UE presso le autorità libiche?

        non ritiene di dover immediatamente inviare un suo incaricato per verificare la situazione e ottenere la pronta liberazione dei prigionieri

IT

P-005927/2012

Risposta
dell’Alta rappresentante/vicepresidente Catherine Ashton

(3.8.2012)

 

 

L’Alta
rappresentante/vicepresidente ha seguito la vicenda da vicino. La delegazione
UE a Tripoli è rimasta in contatto con l’Ambasciata d’Italia per verificare se
l’Unione europea potesse fornire sostegno politico al paese al fine di
garantire il rilascio dei pescatori in questione. L’ambasciatore italiano ha
però affermato che il sostegno dell’Unione europea non era necessario.

 

L’Alta
rappresentante/vicepresidente è stata quindi lieta di apprendere che i
pescatori erano già stati rilasciati.