‘PALLE DA TENNIS’ PER DIMAGRIRE

Da qualche tempo è in circolazione nelle farmacia un nuovo ritrovato per dimagrire, consistente in un idrogel intragastrico denominato “dimagenina”. E’ una pillola di gomma naturale che si assume per via orale e che una volta a contatto con i liquidi gastrici li assorbe come una spugna e si auto-rigonfia trasformandosi dallo stato secco in un soffice e voluminoso idrogel infragastrico, di consistenza semi solida , che si adatta temporaneamente alla cavità del lume dello stomaco assumendo la forma e le dimensioni di una palla da tennis. Per ciò viene definita anche Palloncino Saziante. Occupando spazio all’interno dello stomaco, generando la distensione delle pareti e provocando uno stato di pienezza gastrica, favorisce la diminuzione del desiderio di cibo e quindi contribuisce a far perdere peso. Abbiamo sempre apprezzato lo sport del tennis, ma il pensiero che una pillola possa assumere nello stomaco la forma e la dimensione di una palla da tennis per farmi dimagrire mi provoca qualche perplessità, tanto più che, dopo aver espletato la sua funzione di riempitivo saziante, la “palla da tennis” idrogel si degrada seguendo il normale percorso intestinale per poi essere eliminato naturalmente.


 


La Commissione:


 


1.       conosce l’esistenza di questo ritrovato?


2.      Può dirci se la commissione europea per il controllo dei farmaci ha autorizzato il suo uso?


3.      Potrebbero esistere effetti collaterali, e di che genere, nell’assunzione continua di questa pillola?


4.      Se la funzione riempitiva di questo idrogel è saziante, usando ritrovati che riempiono lo stomaco non come una palla da tennis, ma come una palla da baseball, si otterrebbe un maggior e più rapido dimagrimento?


 



E-004682/2011


Risposta di John Dalli


a nome della Commissione


(28.6.2011)


 


 


La Commissione non era a conoscenza dell’esistenza sul mercato di questo prodotto.


 


Se un prodotto ha una finalità medica, a seconda delle sue caratteristiche gli Stati membri avrebbero dovuto qualificarlo quale medicinale o dispositivo medico. A seconda della qualifica il prodotto dovrebbe pertanto aver ottenuto un’autorizzazione alla commercializzazione in forza della direttiva 2001/83/CE[1], o avrebbe dovuto seguire l’opportuna procedura di valutazione della conformità di cui alla direttiva 93/42/CEE[2] prima di essere immesso sul mercato. Entrambe le procedure prevedono una valutazione della sicurezza e dell’efficacia del prodotto.


 


L’Agenzia europea per i medicinali non è stata coinvolta nell’autorizzazione alla commercializzazione di questo prodotto specifico e, a tutt’oggi, la Commissione non dispone di dati quanto all’efficacia e ai potenziali effetti secondari dello stesso.


 


Stando ad alcune informazioni raccolte su Internet risulterebbe che la cosiddetta “dimagenina” sia stata qualificata quale dispositivo medico in Italia. La Commissione si metterà pertanto in contatto con l’autorità competente italiana per ricevere ulteriori informazioni.






[1]     GU L 311 del 28.11.2001, pag. 67.



[2]     GU L 169 del 12.7.1993, pag. 1.