Nel comune di Farini, frazione di Nicelli,
sull’Appennino piacentino, sarà realizzato a breve un parco eolico. Da qualche
tempo, infatti, è stata installata una pala eolica alla quale dovrebbero
aggiungersene altre sei che, con la loro altezza cambierebbero la fisionomia del
paesaggio incontaminato dell’Arisei (è questo il nome del tratto appenninico in
questione). La zona, però, non sembra essere soggetta a venti particolarmente
forti tali da giustificare l’esistenza di un parco eolico e quindi gli abitanti
non trarrebbero grandi benefici. Inoltre, tutto il territorio, in molti tratti
scosceso (caratteristica degli Appennini che sono la seconda grande area
montuosa italiana dopo le Alpi) e argilloso difficilmente sopporterebbe i
piloni di cemento, senza dimenticare che le strade sulle quali dovrebbero
transitare i grossi camion carichi di materiale sono molto strette. Contro
l’installazione delle pale da qualche mese è nato un comitato che cerca di far
sentire le ragioni del suo ‘NO’ al parco eolico, un parco che, conti alla mano,
non farebbe neanche risparmiare tanto sui consumi energetici.
La Commissione,
- conosce questo progetto?
- Riconoscendo i benefici che le
energie alternative apportano in molte aree e considerando che l’eolico si
è rivelato spesso una fonte necessaria non crede che sia necessario
verificare l’effettiva idoneità dei siti scelti ?
IT
E-011700/2012
Risposta di Günther Oettinger
a nome della Commissione
(12.2.2013)
La
Commissione non è a conoscenza di questo progetto specifico. In base
al principio di sussidiarietà, gli Stati membri sono responsabili della
pianificazione del territorio e della concessione di licenze per progetti di
sviluppo delle risorse eoliche. Tali progetti devono rispettare la legislazione
dell’UE e di norma anche i progetti eolici, in funzione della loro portata,
sono soggetti a una valutazione d’impatto ambientale[1],
intesa ad affrontare eventuali problemi ambientali.