Le valutazioni, anche di natura
psico-sanitaria, sugli sproloqui di Berlusconi, novello Ahmadinejad italiano,
sono già state espresse da più voci e si non può che aggiungere l’espressione
di un sentimento di profondissima pena per un essere umano incapace, anche a
un’età di più che piena maturità, di nutrire i più elementari sentimenti di
rispetto verso se stesso.
Ogni delirio di onnipotenza nasce da un
profondo senso di inferiorità e paura. Nei confronti di quest’uomo – il cui Dio
è il potere e il cui progetto è il “cupio dissolvi” – si possono provare
soltanto pena e pietà. Due sentimenti che ci muovono anche, per l’Italia e per
l’Europa, a profondere il massimo impegno al fine di impedirgli di continuare a
nuocere agli italiani oltre che a se stesso.
Per questo esortiamo gli italiani: abbiate
pietà di Berlusconi, congedatelo dalla vita pubblica del Paese, aiutatelo a
porre fine a uno spread crescente tra le sue parole e la ragionevolezza!
E fatelo quanto prima, prima che Berlusconi faccia ulteriormente danno a voi e
a se stesso.