La
tragedia che ha provocato 250 vittime nella discoteca “nigth club Kiss” nel
centro della città universitaria Santa Maria nel sud del Brasile, pone in primo
piano ancora una volta, e con urgenza, la questione delle misure di sicurezza
nei luoghi chiusi in cui la gente si riunisce per divertirsi. Non dovrebbero
essere concesse autorizzazioni alle discoteche che non rispondono a requisiti
precisi di sicurezza, con parametri che tengano conto delle dimensione dei
luoghi e del numero massimo delle persone che possono contenere, oltre che dei
sistemi di illuminazione e di trasporto dell’energia elettrica.
Di
fronte a queste tragedie, che periodicamente seminano lutti in questo o quel
continente,
la
Commissione
1.
non riterrebbe opportuno definire per i luoghi di grande aggregazione severi protocolli di sicurezza, comprendenti anche
norme precise per i controlli e la vigilanza da esercitare, al fine di
escludere, anche in presenza di norme
corrette, rischi di tragedie dovute a negligenza?
2. In caso negativo, non potrebbe invitare i governi a
predisporre regole severe, come indicato al punto 1.?
IT
E-000940/2013
Risposta di Tonio Borg
a nome della Commissione
(14.3.2013)
Il problema dei provvedimenti di sicurezza nei locali e negli
edifici, ivi compresi i luoghi chiusi destinati all’intrattenimento, è motivo
di seria preoccupazione per la Commissione Europea, la quale si impegna a
valutare adeguatezza e rispetto delle norme Europee esistenti, provvedendo
eventualmente a prendere provvedimenti ulteriori a livello Europeo.
I risultati della suddetta valutazione saranno di riferimento
nella definizione dei futuri interventi a livello europeo, miranti a garantire
livelli di sicurezza adeguati a chi fruisca dei vari servizi nell’intera Unione
Europea.