“L’avidità di certa finanza, l’ignoranza e la
superficialità di amministratori pubblici e privati e la convinzione di
rimanere comunque impuniti hanno spinto da un lato a proseguire sulla
sciagurata strada dell’acquisto e della creazione di sempre nuovi “derivati” e
dall’altro a tacere su un fenomeno di finanza irresponsabile. Ci sono evidenti
complicità ed omissioni e tra queste
quelle della politica”. In un’analisi sul caso Mps condotta sulle
colonne de “Il Patto Sociale” l’eurodeputata Cristiana Muscardini, portavoce
dei Conservatori Social Riformatori, che sul problema era intervenuta diverse
volte preso la Commissione Europea
fin dal 2002, sollecita l’intervento della Ue, a fianco dell’Italia, per
spezzare “la connivenza di un certo sistema bancario e di certi banchieri e
finanzieri d’assalto, che hanno distrutto l’economia reale per privilegiare una
finanza virtuale, fonte di ulteriore corruzione. L’euro è sicuramente una
risorsa nel mondo globalizzato, ma solo se impediremo, dalla Banca centrale
europea alle altre istituzioni comunitarie, che il perverso sistema dei
derivati continui senza sanzioni”. La Muscardini ha invitato comunque il Governo
italiano a un’indagine approfondita su tutto il sistema dei derivati.