TASSARE LA CARNE?

Corrisponde
al vero la richiesta della Svezia di tassare il consumo delle carni per
scoraggiarne l’uso a fini di tutela ambientale e animale? Se la notizia fosse
vera corrisponderebbe all’ennesimo tentativo di penalizzare un settore
produttivo attraverso pretesi fini di eco-sostenibilità, usati per scardinare
gli assetti concorrenziali. E’ indubbio infatti che tassare il consumo delle
carni corrisponde alla destabilizzazione del mercato comunitario di prodotti
alimentari di origine animale, attentando da un lato ai trattati europei e
dall’altro portando azioni di disturbo allo scacchiere del commercio
internazionale.

 

 La Commissione

 

1.
può confermare la notizia?

2. Non ritiene che utilizzare il secondo
fine dell’ecologia sia una strategia
ormai smascherata, utile a spostare pesi e oneri sulle spalle dei Paesi
competitori, come già è accaduto a un 
Paese come l’Italia che – con il suo export alimentare di grande qualità
– altre volte è stata slealmente messa in competizione da Paesi senza tradizioni
alimentari?

3.
E’ consapevole che  alcuni Paesi europei,
tra i quali  l’Italia, hanno  una bilancia commerciale in attivo,  proprio grazie alle esportazioni delle
produzioni alimentari?

4. E’ disponibile per un’operazione tendente a
penalizzare questa positiva realtà esportatrice?

IT

E-000941/2013

E-001558/2013

Risposta di Dacian Cioloș

a nome della Commissione

(22.3.2013)

 

La Commissione è a
conoscenza della relazione “Sustainable
meat consumption – What is it? What do we get?
(Consumo sostenibile di
carne — di che si tratta? Che cosa ne ricaviamo?)” pubblicato dal
Consiglio svedese dell’agricoltura nel gennaio 2013 e disponibile per il
pubblico sul sito Internet: www.jordbruksverket.se. La relazione in questione
raccomanda di limitare il consumo di carne al fine di ridurre le emissioni di
gas a effetto serra provenienti dalla produzione alimentare. Sollecita anche
norme in materia ambientale e incentivi economici quali, ad esempio, tasse
ambientali o sovvenzioni volte a influenzare il comportamento dei consumatori.

 

Le tasse sui prodotti alimentari non
sono oggetto di armonizzazione nell’ambito dell’UE e gli Stati membri possono
introdurre imposte nazionali non armonizzate e fissarne liberamente le modalità
sempreché tali imposte non comportino una tassazione discriminatoria su prodotti
simili di altri Stati membri. Occorre tener conto del fatto che, per alcuni
Stati membri, i prodotti alimentari costituiscono una proporzione considerevole
del volume degli scambi e che la fiscalità può influenzare i flussi
commerciali.

 

Tuttavia, per il momento non vi sono
progetti di legislazione nazionale in materia di tassazione della carne in
Svezia.

 

Inoltre la Commissione sta
attualmente elaborando metodologie volte a valutare l’impatto ambientale dei
prodotti e delle organizzazioni nell’ambito dell’European Food Sustainable Consumption and Production Round Table (Tavola
rotonda sul consumo e la produzione sostenibili dei prodotti alimentari
europei).