C’è uno strisciante, ma sempre più evidente, cupio dissolvi in quelle forze politiche che sulla presidenza della Repubblica giocano le proprie fortune di partito, completamente indifferenti a quanto è meglio per la Patria, a parole difesa e decantata e nei fatti tramutata in strumento per fini personali o di gruppo. Proprio coloro che chiedono sia un patriota, una persona che rappresenti tutti, ad assumere la presidenza sostengono poi la candidatura del capo di Forza Italia. E Berlusconi, in pieno aumento della pandemia, con le difficoltà di tanti italiani la cui unica speranza e l’arrivo dei finanziamenti europei, dichiara che se Draghi diventerà presidente il suo partito uscirà dalla coalizione di governo per ottenere elezioni anticipate. Possono essere queste la parole di chi, candidandosi o facendosi candidare alla presidenza, dovrebbe, almeno in questa occasione, dimostrarsi persona sopra le parti? Rispettiamo le ambizioni di ciascuno e siamo in grado di riconoscere che Berlusconi tra i tanti sbagli fatti, come persona e come politico, abbia fatto anche cose buone, sopratutto come imprenditore, e che probabilmente una parte delle sue tante vicissitudini giudiziarie possa essere stata frutto di un certo accanimento politico. Non è stato il primo e non sarà l’ultimo e a suo tempo, da Presidente del Consiglio, avrebbe potuto, dovuto, tra le tante riforme promesse e non attuate, dare vita ad una vera riforma del sistema giudiziario. Ma è seriamente pensabile che possa essere il cavaliere a rappresentare senza faziosità tutta l’Italia? Ed è pensabile che un uomo il quale, per motivi di salute, da lungo tempo partecipa a convegni ed incontri pubblici solo parlando per telefono possa essere colui che ci rappresenta nel mondo confrontandosi con capi di Stato potenti, efficienti ed agguerriti.
Auguro sinceramente al leader di FI di tornare presto ad avere una salute di ferro per poter svolgere a pieno il suo ruolo di capo partito e di deputato europeo, penso, proprio per cercare di togliere ombre e rimediare ad errori da parte di tutti, che potrebbe essere nominato senatore a vita, auspico che finisca questa indegna bagarre sul nome di Draghi, perché la brutta figura la stiamo facendo tutti.
Spero che Draghi, qualunque ruolo ricopra e ricoprirà, possa continuare a sostenere l’Italia in Europa e nel mondo. Abbiamo faticosamente riconquistato, come nazione, dignità e rispetto, cerchiamo di non buttare via tutto perché la strada è ancora lunga ed impervia come ci dimostrano i continui licenziamenti, le chiusure di tante attività, la crisi energetica e ambientale, l’aumento di povertà ed insofferenze ed il virus, che è in continua mutazione come molti rappresentanti politici, non può trovare nuovo spazio grazie ai soliti giochi di potere ed alle miopi arroganze.