MUSCARDINI INCONTRA IL SOTTOSEGRETARIO CARDINALE: PALETTI AI TEST SUGLI ANIMALI PER TUTELARE LA SALUTE E CONTRASTARE LA CRIMINALITA’

In un incontro con il sottosegretario alla salute Elio Cardinale, l’eurodeputata Cristiana Muscardini ha denunciato come la sperimentazione scientifica a fini medici sugli animali non sia solo crudele, ma spesso anche inutile e controproducente per gli uomini e veicolo di diffusione della criminalità organizzata. Vicepresidente dell’Intergruppo al Parlamento europeo per la Protezione degli Animali, l’on Muscardini ha sollecitato il governo italiano a impegnarsi in sede comunitaria per una revisione della direttiva europea 2010/63. “Così com’è oggi – ha sottolineato l’on. Muscardini – quella direttiva non vieta la sperimentazione su animali randagi e/o allo stato brado. Ma in assenza di un pedigree accertato degli animali su cui vengono condotte le sperimentazioni i risultati dei test non possono considerarsi inoppugnabili. Alla sofferenza per l’animale non corrisponde dunque un risultato apprezzabile e certo per gli uomini.


Al sottosegretario, la cui condivisione e disponibilità fanno sperare in una svolta positiva, l’on. Muscardini ha anche sottolineato che senza correttivi la direttiva europea rischia di fomentare la tratta di animali da parte delle zoomafie. “Un traffico – continua Muscardini – che oltre ad alimentare sperimentazioni scientifiche di dubbia utilità ingenera un’economia malavitosa e sommersa legata a scommesse clandestine, in parallelo con la chiusura degli ippodromi tradizionali, e macellazione priva dei controlli sanitari necessari. Accanto a quelle dei cani, il continuo aumento di corse clandestine di cavalli poi macellati con ancora in corpo le sostanze tossiche con cui sono stati dopati richiede un’azione incisiva del governo sia per tutelare gli animali che per combattere le organizzazioni criminali che si arricchiscono in scommesse e minacciano la salute delle persone coi loro macelli illegali. La criminalità organizzata – conclude Muscardini – si combatte anche sradicando le zoomafie e responsabilizzando maggiormente le pubbliche amministrazioni, troppo spesso indifferenti e inerti”.