DISPOSIZIONI EBA E PMI SUPPORTING FACTOR

17/2/2012


 


Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione

Roberta Angelilli (PPE) , Gianni Pittella (S&D) , Mario Mauro (PPE) , David-Maria Sassoli (S&D) , Francesco Enrico Speroni (EFD) , Giuseppe Gargani (PPE) , Niccolò Rinaldi (ALDE) , Alfredo Pallone (PPE) , Oreste Rossi (EFD) , Sonia Alfano (ALDE) , Andrea Zanoni (ALDE) , Marco Scurria (PPE) , Giovanni La Via (PPE) , Clemente Mastella (PPE) , Francesco De Angelis (S&D) , Gianluca Susta (S&D) , Mara Bizzotto (EFD) , Aldo Patriciello (PPE) , Erminia Mazzoni (PPE) , Sergio Paolo Frances Silvestris (PPE) , Paolo Bartolozzi (PPE) , Salvatore Tatarella (PPE) , Barbara Matera (PPE) , Crescenzio Rivellini (PPE) , Herbert Dorfmann (PPE) , Antonello Antinoro (PPE) , Amalia Sartori (PPE) , Alfredo Antoniozzi (PPE) , Antonio Cancian (PPE) , Gabriele Albertini (PPE) , Claudio Morganti (EFD) , Vittorio Prodi (S&D) , Leonardo Domenici (S&D) , Roberto Gualtieri (S&D) , Vito Bonsignore (PPE) , Salvatore Caronna (S&D) , Silvia Costa (S&D) , Debora Serracchiani (S&D) , Licia Ronzulli (PPE) , Elisabetta Gardini (PPE) , Luigi Berlinguer (S&D) , Lara Comi (PPE) , Patrizia Toia (S&D) , Vincenzo Iovine (ALDE) , Luigi Ciriaco De Mita (PPE) , Sergio Gaetano Cofferati (S&D) , Carlo Fidanza (PPE) , Potito Salatto (PPE) , Pino Arlacchi (S&D) , Mario Pirillo (S&D) , Raffaele Baldassarre (PPE) , Rosario Crocetta (S&D) , Cristiana Muscardini (PPE) , Iva Zanicchi (PPE) , Lorenzo Fontana (EFD) , Pier Antonio Panzeri (S&D) , Paolo De Castro (S&D) , Guido Milana (S&D) , Giancarlo Scottà (EFD) , Carlo Casini (PPE) , Giommaria Uggias (ALDE) , Magdi Cristiano Allam (EFD) e Sergio Berlato (PPE)


 


Il Comitato di Basilea, a seguito della crisi finanziaria, ha adottato alcuni provvedimenti per innalzare i requisiti minimi e la qualità del capitale degli istituti di credito.


A livello europeo i nuovi accordi di Basilea troveranno una trasposizione normativa in un regolamento e in una direttiva dei quali la Commissione europea ha pubblicato le relative proposte nel luglio 2011.


Tali nuovi requisiti, se da un lato condurranno a un sistema finanziario capace di resistere maggiormente a future crisi finanziarie, dall’altro, comportando ingenti costi per il settore bancario, avranno un impatto sull’erogazione del credito e sul sostegno del sistema finanziario all’economia, con rischi reali di credit crunch verso le piccole e medie imprese (PMI), che in Italia rappresentano il 98 % del sistema produttivo.


Il Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha recentemente dichiarato che «i programmi di capitalizzazione delle banche non devono comportare sviluppi a detrimento delle attività economiche e non debbono tradursi in uno schiacciamento del credito».


Alla luce di quanto sopra, si chiede alla Commissione:


1.       se la decisione dell’Autorità bancaria europea (EBA) di anticipare il rafforzamento dei requisiti patrimoniali a giugno 2012 sia stata adottata tenendo conto delle conseguenze pro-cicliche e degli effetti sul finanziamento dell’economia reale;


2.       se sia stato tenuto in considerazione il tessuto economico italiano, basato su piccole e medie imprese con dimensioni medie inferiori a livello UE, quindi maggiormente dipendenti dal credito bancario e più penalizzate dall’introduzione dei nuovi coefficienti patrimoniali;


3.       se sia possibile introdurre nelle proposte di implementazione degli accordi di Basilea III un moltiplicatore detto «PMI Supporting Factor», un meccanismo di supporto agli impieghi bancari verso le PMI che, applicato al calcolo del rischio del credito, consenta di evitare un’ulteriore flessione nell’erogazione del credito alle PMI.


 


E-001927/2012


Risposta di Michel Barnier


a nome della Commissione


(25.4.2012)


 


 


 


La raccomandazione sulla ricapitalizzazione, annunciata dall’Autorità bancaria europea[1] nel dicembre 2011, è volta a creare una riserva di capitale eccezionale e temporanea che consenta di ristabilire la fiducia degli investitori nel settore bancario. L’obiettivo principale di tale riserva non è di anticipare i requisiti patrimoniali stabiliti dall’accordo di Basilea III, ma di rassicurare i mercati sulla capacità delle banche dell’UE di fare fronte all’attuale volatilità mantenendo livelli di capitale adeguati, in linea con l’accordo del Consiglio europeo del 26 ottobre 2011.


 


Nella raccomandazione si menziona esplicitamente la necessità di garantire che la capitalizzazione non si ripercuota negativamente sul flusso di credito verso l’economia reale. Dai piani di ricapitalizzazione inoltrati dalle banche nel gennaio 2012 si evince che le banche intendono conformarsi al requisito della riserva temporanea aumentando il capitale anziché contraendo i prestiti ai propri clienti, PMI incluse. Inoltre, le misure adottate di recente dalla BCE per iniettare liquidità nel settore bancario hanno alleviato le tensioni legate al finanziamento delle banche, e si prevede che limiteranno ulteriormente l’inasprimento delle norme sui prestiti bancari.


 


Per quanto riguarda i requisiti patrimoniali delle banche per le esposizioni verso le PMI, la valutazione d’impatto della Commissione ha indicato che la proposta CRD IV non penalizzerà le PMI rispetto ad alte imprese nella concessione dei prestiti. Inoltre, la proposta comprende una clausola di riesame[2] per valutare se le ponderazioni del rischio legato ai prestiti alle PMI possano essere modificate sulla base dei dati effettivi sulle perdite relativi a tale tipo di prestito nell’arco di un intero ciclo economico. La Commissione ha inoltre invitato l’ABE a riferire entro il 1° settembre 2012 sull’adeguatezza delle attuali ponderazioni dei rischi e ad esaminare possibilità di riduzione, vagliando soluzioni che consentano di diminuirle di un terzo. La Commissione concorda sull’importanza fondamentale del fatto che il nuovo quadro di regolamentazione non debba limitare l’accesso ai finanziamenti da parte delle PMI.






[1]     Autorità bancaria europea (ABE)



[2]     Articolo 485