MOSAICO DELLE VACCINAZIONI

Un vero ‘mosaico’. La prevenzione tramite vaccinazioni presenta in Europa una grande eterogeneità  tra gli Stati membri per sistemi di sorveglianza delle malattie, strategie, calendari vaccinali, vaccini in uso e territorialità.


Ci sono stati, come l’Italia, dove alcuni cittadini vedono la stessa vaccinazione offerta gratuitamente a tutti i nuovi nati solo in alcune regioni, privando i cittadini di altre; stati come Regno Unito e paesi scandinavi dove le vaccinazioni vengono rilasciate solo a soggetti a rischio o, addirittura, paesi come Italia e Spagna, dove sussistono differenze all’interno della stessa regione a seconda delle decisioni delle singole Aziende Sanitarie Locali.


 


 


La Commissione:


 


1. E’ conoscenza di una situazione così diversificata?


2. Ritiene che potrebbe essere vantaggiosa per la prevenzione una maggiore armonizzazione dei piani nazionali relativi alle vaccinazioni?


4. In caso affermativo quali iniziative potrebbe prendere per il raggiungimento di tale obiettivo?


5. Ritiene utile sviluppare un piano unico di vaccinazione europeo?


 



IT


E-006580/2011


Risposta di John Dalli


a nome della Commissione


(25.7.2011)


 


 


La Commissione è consapevole del fatto che in seno all’UE esistono programmi di vaccinazione differenti.


 


È una situazione che rispecchia le differenze tra uno Stato membro e l’altro dal punto di vista delle situazioni epidemiologiche, delle strutture sanitarie e delle risorse disponibili. Ai sensi, inoltre, delle disposizioni del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la gestione e la fornitura di cure sanitarie, come le vaccinazioni, rientrano tra le principali responsabilità degli Stati membri. Per questo, l’UE non ha un mandato per armonizzare i programmi di vaccinazione.


 


È comunque opportuno che, a livello dell’Unione, si incoraggi una miglior cooperazione e un reciproco sostegno tra Stati membri nel mantenere e nell’accrescere i tassi di vaccinazione almeno contro le malattie prevenibili con vaccini. Proprio per questo, la Commissione assiste gli Stati membri nell’introduzione di vaccini contro il cancro al collo dell’utero[1], promuove la vaccinazione contro l’influenza stagionale per le persone che rischiano di contrarre malattie gravi[2] e incoraggia le autorità nazionali affinché al maggior numero possibile di bambini siano somministrati i principali vaccini per l’infanzia[3]. La Commissione mira infine a potenziare le capacità nazionali di immunizzazione migliorando la condivisione delle conoscenze e la diffusione di pratiche esemplari nel campo delle vaccinazioni.






[1]     http://ec.europa.eu/health/vaccination/hpv/index_en.htm



[2]     Raccomandazione del Consiglio, del 22 dicembre 2009, relativa alla vaccinazione contro l’influenza stagionale, GU L n.348 del 29,12,2009.



[3]     http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/lsa/122391.pdf