“La Commissione proponga agli stati membri che
l’Istituzione che sposa le coppie binazionali o le registra di fatto renda noti
agli sposi i loro diritti in caso di separazione, i diritti dei figli e le
differenze tra legislazioni nazionali, in modo da evitare futuri problemi
come quello dello Jugendamt tedesco in cui incorrono migliaia di persone” –
hanno chiesto l’On. Muscardini, Vicepresidente della Commissione per il
Commercio Internazionale e l’on. Niccolò Rinaldi, Vicepresidente del Gruppo
ALDE al Parlamento Europeo. “Ogni anno in Europa ci sono 140.000
separazioni binazionali, oltre alle coppie di fatto che non sempre sono
registrate, e spesso le decisioni dei giudici nazionali discriminano il
genitore straniero che risiede in un paese, o creano vulnus insanabili nel
futuro dei bambini, che vengono strappati a uno dei due genitori. Se l’Europa
vuole avere un futuro deve informare i suoi cittadini anche dei rischi che si
possono verificare in questi casi” – conclude Muscardini.