Duemila marinai delle tonnare siciliane vivono una situazione di grande disagio a causa della fissazione delle quote di pescato che non possono superare. Questo limite penalizza la loro attività ed i loro magri salari si sono assottigliati ancora di più. La politica locale è impotente perché – viene loro detto – le regole provengono da Bruxelles.
La Commissione
- può dirci a che livello ammontano le quote di pescato?
- E’ in grado di valutare la situazione socio-economica degli addetti alle tonnare a seguito dell’introduzione di tali quote?
- può indicarci quali strumenti esistono – se esistono – per affrontare la situazione di precarietà in cui si trovano i marinai delle tonnare?
- In caso affermativo, quali procedure seguire per poterne beneficiare?
- Agli eventuali benefici possono concorrere soltanto i singoli o devono intervenire le associazioni di categoria e i sindacati?