LUDOPATIA, GIOCO D’AZZARDO E TASSE

La ludopatia è una patologia
scientificamente riconosciuta, che colpisce ogni anno milioni di cittadini
europei, specialmente nei momenti di crisi in cui le famiglie hanno bisogno di
soldi, e che porta le persone a spendere tutti i propri risparmi in cerca di
fortuna, portando interi nuclei familiari sul lastrico. La Commissione non è
ancora ben riuscita a chiarire se il gioco d’azzardo rientri o meno tra le sue
prerogative, dal momento che la raccolta dei guadagni avviene da parte di
società private o dai monopoli statali, anche se l’Unione Europea legifera sul
tema come rimostra il rapporto Fox sul gioco d’azzardo online.

 

 

La
Commissione

 

1. Può chiarire quali aspetti della
legislazione sul gioco d’azzardo rientrino tra le competenze dell’UE?

2. Non ritiene di dovere invitare gli
Stati Membri ad aumentare le tassazioni sul gioco d’azzardo per svantaggiarlo e
di utilizzare le maggiori entrate per la lotta alla ludopatia?

3. Ha intenzione di
sviluppare norme come quella promossa da Regione Lombardia per tenere le sale
slot e  gli esercizi in cui si pratica il
gioco d’azzardo lontane da luoghi sensibili?

 

IT

E-005121/2014

Risposta di Michel
Barnier

a nome della
Commissione

(25.6.2014)

 

La Commissione condivide le
preoccupazioni dell’onorevole deputata circa i rischi associati al gioco d’azzardo
e, come illustrato nella sua comunicazione del 2012 dal titolo “Verso un quadro
normativo europeo approfondito relativo al gioco d’azzardo on-line”, sta
intervenendo nel settore.

 

1. Attualmente il
gioco d’azzardo non è disciplinato da una normativa specifica. Le prerogative
della Commissione derivano esclusivamente dalle disposizioni del trattato sull’Unione
europea, in particolare dagli articoli 49 e 56 del TFUE, che disciplinano la
libertà di stabilimento e la libertà di prestazione dei servizi, e, per quanto
riguarda la protezione dell’integrità dello sport, dall’articolo 165 del TFUE.
Il gioco d’azzardo è anche disciplinato da alcuni atti della legislazione
unionale orizzontale, ad esempio dalla direttiva 2005/29/CE[1],
che vieta una vasta gamma di pratiche commerciali ingannevoli o aggressive.
Inoltre, la Commissione
ha proposto di estendere la normativa UE antiriciclaggio a tutte le forme di
gioco d’azzardo.

 

2. Gli Stati
membri godono di ampia libertà nel definire i propri sistemi fiscali e
stabilire i livelli di tassazione nel modo più idoneo a raggiungere gli obiettivi
di politica interna, anche se, nell’esercizio dei loro diritti di tassazione,
essi devono rispettare gli obblighi derivanti dai trattati dell’Unione. La Commissione può
presentare proposte legislative volte a migliorare il funzionamento del mercato
interno, che diventeranno legge solo se gli Stati membri le approvano all’unanimità.
Il livello di tassazione del gioco d’azzardo non è stato armonizzato a livello
UE: spetta pertanto agli Stati membri fissarlo.

 

3. La risoluzione
del Parlamento europeo del 2011 sul gioco d’azzardo on-line nel mercato interno[2]
ha respinto l’ipotesi di introdurre un atto legislativo europeo che armonizzi
la disciplina del settore del gioco d’azzardo. Una posizione analoga è stata
espressa dal Consiglio. Norme relative all’ubicazione degli stabilimenti in cui
sono situate le slot-machine sono stabilite a livello nazionale o locale.

 

 



[1]     Direttiva
sulle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori (GU L 149
dell’11.6.2005, pag. 22).

[2]     2011/2084(INI).