E’ d’attualità il caso recentemente scoppiato in Belgio che vede
contrapposti lo Stato e i gestori di siti online di gioco d’azzardo. Il gioco
online è stato legalizzato in Belgio nel 2002 ed oggi i siti che vi operano
legalmente sono 239. I siti stranieri che hanno ottenuto la licenza per
accogliere giocatori belgi sono 9. Un’altra cinquantina invece operano senza
licenza ed ora figurano su una lista nera compilata dal governo. Questi gestori
tuttavia, protestano ed invocano le regole presunte dell’UE: nei 27 Paesi dell’Unione – secondo questi operatori
stranieri – deve valere la libera concorrenza anche per il gioco online e
nessuno può imporre norme protezionistiche per favorire i propri operatori. Il
Belgio, a quanto pare, ha giustificato le sue norme con la necessità di
procedere i propri cittadini da troppe truffe e dal pericolo di ritrovarsi
schiavi del gioco, vale a dire ludopatici. Nella vicenda figura anche il fermo
di due ore per interrogatorio, del capo di un colosso del gioco d’azzardo online “Bwin Party”,che opera a
Gibilterra. Questa cronaca ci porta a chiedere
alla Commissione:
- la comunicazione
annunciata sul gioco d’azzardo online nel mercato interno è già stata
adottata? - In caso affermativo, c’è
un riferimento alla libera concorrenza anche per il gioco d’azzardo
online? - Considerato il volume
sempre più crescente di questo tipo di gioco e valutata altresì la
crescita esponenziale dei ludopatici, soprattutto nel settore dei minori,
non ritiene opportuno prevedere clausole di salvaguardia che limitino la
libertà di concorrenza, al fine di evitare derive altamente negative
provocate dall’azzardo?
IT
E-010686/2012
Risposta di Michel Barnier
a nome della Commissione
(21.1.2013)
Il 23 ottobre 2012 la Commissione ha adottato la comunicazione “Verso un quadro normativo
europeo approfondito relativo al gioco d’azzardo on-line”; è disponibile,
insieme ad altri documenti pertinenti, sul sito web della Commissione: http://ec.europa.eu/internal_market/services/gambling_en.htm.
In linea di massima gli Stati membri
sono liberi di fissare gli obiettivi delle rispettive politiche sui giochi di
sorte e di definirne nei dettagli il grado di tutela; possono restringere o
limitare l’offerta di tutti o di determinati servizi di raccolta a distanza
sulla base degli obiettivi di interesse generale che cercano di proteggere.
Tuttavia, la comunicazione sottolinea anche che il quadro normativo nazionale
deve rispettare i principi e le regole del mercato interno.
Nella comunicazione, la Commissione propone un
insieme completo di azioni e principi comuni sulla tutela del consumatore, con
misure destinate soprattutto a proteggere meglio i giovani. La Commissione incoraggia
in particolare lo sviluppo di più efficienti strumenti di controllo dell’età e
di filtri on line del contenuto. Intende promuovere inoltre una pubblicità più
responsabile e una maggiore consapevolezza dei genitori sui pericoli associati
ai giochi d’azzardo.