L’Europa tuteli l’identità dei profughi giuliano-dalmati

   COMUNICATO STAMPA MUSCARDINI:

l’Europa tuteli l’identità dei profughi giuliano-dalmati 

Milano, 19 marzo 2008  

“L’Unione europea non considera irragionevole e incoerente cancellare da documenti ufficiali la denominazione della città d’origine che figurava sull’atto di nascita? Non ritiene che la scomparsa del nome della città natale rappresenti un attentato alla propria identità personale?” Sono domande che l’on. Cristiana Muscardini, responsabile nazionale delle politiche comunitarie di AN, ha rivolto alla Commissione europea, denunciando la decisione del ministero delle Finanze italiano di non riconoscere nella certificazione ufficiale il vero luogo di nascita dei cittadini italiani nati in Venezia Giulia e in Dalmazia prima della seconda guerra mondiale. Succede, infatti, che ad una signora nata a Fiume nel 1940 è stata indicata la Jugoslavia come luogo di nascita, mentre a quell’epoca la città apparteneva al Regno d’Italia. “Non pensa – continua la Muscardini – che il riconoscimento vero del luogo d’origine, con gli aspetti identitari che ciò comporta, sia un dato di fatto che rientra nei diritti umani? La scelta politica e burocratica fatta dal ministero italiano ha una forte valenza ideologica e si riduce nei fatti alla cancellazione della storia. Perché l’Europa non tutela l’identità storica dei suoi cittadini, in particolare di quelli colpiti dalla sventura dell’esilio e della proscrizione per evitare di vivere sotto una dittatura comunista?