LA GENERAZIONE DEI ‘NEET’

Un acronimo inglese li ha definiti neet (Not in education, employment or training), ovvero quei giovani che non fanno praticamente niente, non studiano e non lavorano. Nel 2010 in Italia sono stati quasi uno su quattro i giovani tra i 15 e i 29 anni che non hanno lavorato ma non hanno neanche frequentato alcun corso di formazione o istruzione e che, con le dovute proporzioni, raggiungono la cifra di 2,1 milioni. Ben 134.000 in più rispetto al 2009, ovvero il 22,1% del totale della popolazione sotto i trent’anni del nostro Paese, quasi due punti in più rispetto all’anno precedente.


 


La Commissione:


 


1) E’ a conoscenza di questa situazione?


2) Sa qual è la situazione in altri Paesi e come è stata affrontata?


3) Crede possa intervenire con dei programmi a sostegno di questa ‘categoria’ giovanile?


 



E-006490/2011


Risposta di László Andor


a nome della Commissione


(16.8.2011)


 


 


La Commissione è consapevole del numero elevato di giovani che non studiano, non lavorano o non seguono una formazione (i cosiddetti NEET), categoria cui si possono ascrivere ben sette milioni di persone nell’UE. Ciò significa che quasi il 16% dei 18–24enni nell’UE è a rischio di esclusione permanente dal mercato del lavoro[1].


 


L’iniziativa faro “Youth on the Move”[2] facente parte della strategia Europa 2020 comprende azioni a sostegno degli Stati membri per aiutarli a modernizzare i loro sistemi di istruzione e formazione in modo da fornire ai giovani le abilità di cui hanno bisogno per riuscire nel mercato del lavoro odierno e definisce un quadro per l’occupazione giovanile con chiare priorità in termini di concezione e attuazione a livello dell’UE e degli Stati membri. Per affrontare la problematica dei NEET la Commissione suggerisce che gli Stati membri assicurino una “garanzia per i giovani” in modo da far sì che questi abbiano accesso a un’occupazione, a un’istruzione o a una formazione entro quattro mesi dal momento in cui lasciano la scuola.


 


Le conclusioni del Consiglio EPSCO del 17 giugno 2011 sulla promozione dell’occupazione giovanile per raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020[3] prende atto della situazione drammatica dei NEET e invita gli Stati membri a intervenire rapidamente per inserire questi giovani nell’istruzione, nella formazione o sul mercato del lavoro nei tempi più brevi possibile. La Commissione è dispiaciuta però che il Consiglio non abbia espresso un impegno più forte facendo riferimento all’obiettivo di quattro mesi suggerito nella comunicazione “Youth on the Move”.


 


La Commissione seguirà da vicino gli sforzi degli Stati membri volti ad affrontare il problema dei giovani NEET nel contesto della strategia Europa 2020 e del semestre europeo. Essa continuerà ad agevolare gli scambi di buone pratiche e l’apprendimento inter pares come il programma di apprendimento reciproco per i servizi pubblici dell’occupazione che quest’anno si concentra sul loro ruolo di attuazione della “garanzia per i giovani”[4]. Conformemente alla richiesta del Consiglio la Commissione, nel 2014, riferirà sugli interventi attuati dagli Stati membri per promuovere l’occupazione giovanile in linea con “Youth on the Move”.








[1]     Per i dati relativi ai NEET nell’UE-27 si rinvia a “Population and social conditions/Education and training/Educational attainment, outcomes and returns of education/Transition from education to work, early leavers from education and training” all’indirizzo   
 http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/statistics/search_database.



[2]     “Youth on the Move: un’iniziativa per valorizzare il potenziale dei giovani ai fini di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nell’Unione europea” (COM(2010) 477 del 15 settembre 2010). Ulteriori informazioni sono reperibili all’indirizzo http://www.youthonthemove.eu.



[3]     http://register.consilium.europa.eu/pdf/it/11/st11/st11838.it11.pdf.



[4]     I risultati sono reperibili all’indirizzo        
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=1009&furtherNews=yes.