LA BOLLA DEI DERIVATI

Nella
sua risposta all’interrogazione n. E-005297/2013 relativa alla questione in oggetto,
la Commissione
ha affermato che “sta realizzando una
valutazione d’impatto delle conseguenze della riforma della struttura delle
banche troppo grandi e troppo importanti per fallire. Tale valutazione

continua la Commissione
copre tre settori principali: attività
da separare, tipo di separazione, campo d’applicazione e introduzione dei
cambiamenti. I risultati dovrebbero essere disponibili a inizio autunno ed ora
è troppo presto per formulare previsioni.”
L’autunno essendo ormai
trascorso,

 

 la Commissione

 

1.    Può
indicarci quali sono stati i risultati della valutazione d’impatto effettuata,
con specifico riferimento ai tre principali settori indicati nella risposta?


IT

E-001135/2014

Risposta di Michel Barnier

a nome della Commissione

(10.4.2014)

Il 29 gennaio 2014 la Commissione ha
adottato una proposta di regolamento relativa alle misure strutturali volte a
rafforzare la resilienza degli enti creditizi dell’Unione europea.

 

La proposta riguarda l’esiguo numero di banche di
grandissime dimensione dell’UE che, malgrado l’introduzione di nuove norme in
materia di aumento del capitale, risoluzione delle crisi e vigilanza
rafforzata, potrebbero risultare ancora troppo grandi per fallire, troppo costose
da salvare e troppo complesse per risolverne le crisi. Con la proposta si
intende impedire a queste banche di dedicarsi all’attività di negoziazione per
conto proprio. La proposta conferirebbe inoltre alle autorità di vigilanza il
potere – e addirittura l’obbligo in determinate circostanze – di imporre a tali
banche la separazione dalle attività di raccolta dei depositi dalle altre
attività di negoziazione (compresi i derivati complessi), se l’esercizio di
queste ultime compromette la stabilità finanziaria, a meno che le istituzioni
interessate non riescano a dimostrare l’assenza di tali rischi.

 

Le misure proposte contribuirebbero a rafforzare
ulteriormente la stabilità finanziaria e ridurre le probabilità che le
banche debbano essere salvate. Essa fornirebbe inoltre un quadro comune a
livello dell’UE. La proposta è calibrata attentamente in modo da assicurare il
delicato equilibrio tra stabilità finanziaria e creazione delle condizioni che
permettono l’erogazione di prestiti all’economia reale.

 

Nel formulare la sua proposta, la Commissione ha tenuto
conto della relazione del gruppo di alto livello presieduto dal governatore
della Banca di Finlandia Erkki Liikanen, delle norme nazionali vigenti o
in corso di elaborazione in alcuni Stati membri e degli sviluppi in altre
giurisdizioni.