A Cremona esiste da 50 anni una raffineria separata dalla riva sinistra del fiume Po da un argine, oltre il quale sono installate alcune società sportive (con campi da tennis, piscine, docce, fabbricati e giardini), che occupano alcune centinaia di migliaia di metri quadrati di superficie. L’estate scorsa (2007) si scoprì che gli idrocarburi della raffineria avevano inquinato le falde acquifere. Ora si è constatato che gli idrocarburi usciti dalla raffineria si sono sparsi oltre l’argine e hanno invaso i terreni delle società sportive, situati tra l’altro a un livello di 7-8 metri al di sotto della superficie, all’altezza della falda. L’inquinamento, dunque, continua.
La Commissione
1. conosce questa situazione?
2. E’ in grado di dire se le norme della direttiva sulla tutela dell’ambiente sono state infrante? In questo caso, quali conseguenze ne derivano per i proprietari della raffineria e per i poteri pubblici?