IL RILANCIO DEL PORTO DI TARANTO

Da notizie
giornalistiche rileviamo che nel giugno scorso è stato firmato un piano per il
rilancio del traffico portuale di Taranto, con lo stanziamento di 187 milioni
euro, al fine di rendere il porto un hub
efficiente ed attrattivo. Altri 219 milioni verranno dal piano di investimenti
nella piastra logistica. 80 milioni saranno investiti dagli operatori privati,
mentre i restanti lo saranno da investitori pubblici. Le opere da intraprendere
sono diverse: da una diga foranea di protezione dai flutti, al collegamento del
bacino logistico del porto con la rete ferroviaria nazionale, dal dragaggio dei
fondali alla realizzazione di una piastra logistica e dell’allargamento della
banchina San Cataldo. Dal 2014 il piano prevede l’operabilità di un milione di
container. Un accordo con il porto di Rotterdam e con la Cina farebbe del
terminal di Taranto una delle piattaforme logistiche marittime più importanti
dell’Europa e del Medio Oriente. Che il progetto sia realizzato nei tempi
previsti è l’auspicio di tutte le parti interessate e dei lavoratori di
Taranto, che ora sono iscritti alla Cassa integrazione, dopo la chiusura
dell’acciaieria dell’Ilva.

 

La
Commissione

 

  1. può dirci se conosce
    questo progetto?
  2. In caso affermativo, ha
    un’opinione sulla qualità del piano e sulle prospettive di sviluppo
    dell’attività portuaria commerciale nel Mediterraneo

Partecipa
in modo diretto o indiretto (fondi strutturali) al suo finanziamento?