IL GOVERNO PER L’ITALIA, PENSARE AI GIOVANI, NON DIMENTICARE GLI ANZIANI

Senza aggettivi e senza commenti o
sproloqui di coloro che, per sentirsi necessari, hanno bisogno di esternare
pareri, commenti, delucidazioni, critiche od osanna, il governo, dopo le parole
del Presidente Draghi, può cominciare a lavorare all’insegna del bene comune.
Abbiamo in modo chiaro espresso il nostro parere nei precedenti numeri del Patto
Sociale
e quello che, senza essere nelle stanze dei bottoni, avevamo
scritto si è concretizzato sia nell’intervento del Presidente che in quelli di
alcuni dei maggiori esponenti delle forze politiche. Ora si tratta di dare
velocemente e ponderatamente seguito con i fatti alle parole aggiungendo solo
che, tra i diversi ed urgenti obbiettivi, non va dimenticata la giusta
attenzione alla parte più anziana della popolazione. I giovani sono il domani,
senza di loro non c’è futuro per l’Italia, gli anziani sono la nostra memoria e
tanta parte del presente e su di loro l’angoscia della pandemia ha pesato in
modo particolare perchè per molti il tempo della clausura non sarà risarcito.
Anziani che anche ora stanno contribuendo, con pensioni e risparmi, alla
sopravvivenza di figli e nipoti senza lavoro, anziani troppe volte soli ed
oppressi da sistemi informatici con i quali non hanno confidenza. Il loro
ascolto è necessario perché una società democratica, repubblicana, giusta deve
anche tenere conto dei tempi necessari all’adattamento di tutti e nessuno deve
restare indietro e sentirsi escluso.

Nelle parole di Draghi, pronunciate senza
enfasi ma in modo sentito e determinato, riconosciamo quel progetto e quella
visione che possono riportare l’Italia e gli italiani a riconoscersi come
popolo e nazione fondatrice del sogno europeo, un sogno che il nostro Paese
può, con altri, tradurre finalmente in realtà: un’Unione politica non soltanto
un’area commerciale con dannosi dissidi tra nord e sud Europa.

Qualcuno si è lamentato perché Draghi non
esterna continuamente, non è sui social e non twitta a tutto spiano come troppi
politici, in tutto il mondo, hanno fatto e stanno facendo in questi tormentati
anni. Noi riteniamo che un ritorno alla sobrietà ed alla ponderazione di quanto
si dichiara sia un esempio per tutti e che ogni dichiarazione dovrebbe essere
preceduta dalla chiarezza e fattibilità di quanto si vuole realizzare. Se
finalmente, almeno per il periodo necessario ad uscire dalla crisi sanitaria,
economica e sociale, si eviteranno le politiche degli annunci a vuoto, delle
confusioni tra i diversi ruoli, delle polemiche sterili e dei conflitti,
ingenuamente ritenuti propedeutici a catturare un momentaneo consenso, faremo
tutti un grande passo avanti nel consolidamento della democrazia e del rispetto
dei cittadini. Se la tragedia mondiale, che il covid ha causato, aiuterà a
comprendere finalmente il valore della vita, della correttezza, che in politica
non è un optional, della necessità di preservare l’ecosistema per salvare la
terra avremo ascoltato e capito l’ultimo appello che ci è stato dato,
altrimenti non ci sarà più tempo per nessuno.

Buon lavoro Presidente Draghi a lei e a
tutto il governo.