IL 2013 ORRIBILE DEI DIRITTI UMANI

Il rapporto
stilato da “Chinese Human Rights Defenders” per l’anno 2013 lascia
poca speranza per il futuro dei diritti umani in Cina: se da un lato, ad
esempio, il Governo annunciava l’abolizione dei laogai, i lager per il lavoro
forzato, dall’altro aumentava i centro di detenzione illegali e clandestini
nelle periferie delle città, in cui destinava i prigionieri. Quasi 250
attivisti per i diritti umani sono stati arrestati e si è triplicato il numero
delle migliaia di persone scomparse senza motivo, di cui nessuno sa nulla. Al
tempo stesso rimangono elevate, insieme all’aumento del capitalismo di stato,
anche le censure alla libertà di espressione, ai blog, ai social network, a
internet e alle espressioni culturali non autorizzate dal partito.  

 

La Commissione

 

1.   
Ha altri dati di supporto sulla situazione dei diritti
civili in Cina?

2.    Può
specificare se è a conoscenza di cittadini degli Stati Membri detenuti nei
Laogai, nei centri di detenzione clandestina o di cui non si hanno più tracce?

3.    Può smentire o
confermare le voci che girano secondo cui starebbe tastando il terreno per un
negoziato di libero scambio con la Repubblica Popolare
Cinese?

4.    Non ritiene di
dovere considerare la drammatica situazione dei diritti umani in Cina nei
futuri rapporti con il Governo della RPP?


IT

E-003995/2014

Risposta dell’Alta rappresentante/vicepresidente Catherine
Ashton

a nome della Commissione

(10.7.2014)

 

 

L’UE segue costantemente la situazione dei diritti umani in
Cina, anche attraverso la sua delegazione a Pechino. Nonostante la mancanza di
trasparenza del sistema penitenziario, giuridico e di sicurezza, l’UE è
consapevole dei diversi problemi incontrati dai difensori dei diritti umani e
dai cittadini cinesi che lottano per i loro diritti. La situazione è
regolarmente evocata dall’Unione europea nelle dichiarazioni pubbliche e
attraverso contatti bilaterali. Attualmente vi sono 58 cittadini dell’UE nelle
carceri cinesi e circa 26 in
detenzione amministrativa ed extragiudiziale di altro genere.

 

L’UE non
sta negoziando un accordo di libero scambio con la Cina. Al vertice di
novembre 2013, l’UE e la
Cina hanno avviato i negoziati per un accordo bilaterale
sugli investimenti. Finora hanno avuto luogo tre cicli di negoziati.

 

Il dialogo
sui diritti umani è parte integrante dei rapporti dell’UE con la Cina, come confermato dal
programma strategico di cooperazione UE-Cina per il 2020, adottato nel 2013 in occasione del
vertice UE-Cina e che prevede un approfondimento degli scambi in materia di
diritti umani a livello bilaterale e internazionale sulla base della parità e
del rispetto reciproco