I VANTAGGI DELL’EURO

Con
la crisi sociale, derivata da quella economica e conseguente alle politiche di stretta
austerità imposte dall’UE, si diffonde nell’opinione pubblica italiana e in
certi media l’idea che l’introduzione dell’euro come moneta comune sia
responsabile di tutte le nefandezze che stiamo vivendo: disoccupazione,
chiusura e fallimento di migliaia di imprese, restrizione rigida del credito,
accentuata diminuzione della produzione e dei consumi, ecc.

Tale
campagna anti-euro, spesso demagogica e sovente disinformata, rappresenta però
una grande distorsione dell’informazione, che a sua volta può recare danni alla
campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo del maggio 2014.

 

La
Commissione

 

1.    Al
fine di evitare derive populiste inopportune, può elencarci i vantaggi
(economici e sociali) che l’Italia ( e gli altri Paesi appartenenti alla zona
euro) ha conseguito attraverso l’adozione della moneta unica?

E’ disposta a produrre eventualmente un opuscolo,
con linguaggio comprensibile dal grande pubblico da diffondere a grande
tiratura, per far conoscere ai cittadini europei i vantaggi conseguiti?

IT

E-014442/2013

Risposta
di Olli Rehn

a nome
della Commissione

(14.2.2014) 

 

 

1. Oltre ad essere diventato la
seconda valuta di riserva a livello internazionale, l’euro ha apportato
numerosi vantaggi alle economie che lo hanno adottato, ad esempio stimolando
gli scambi transfrontalieri, l’integrazione finanziaria e gli investimenti. Le
difficoltà legate ai riallineamenti dei tassi di cambio all’interno dell’area
dell’euro sono ormai un ricordo del passato. Le aspettative di inflazione sono
state tenute sotto controllo e hanno favorito la crescita e l’occupazione.
Grazie all’euro, l’integrazione dei mercati finanziari ha consentito alle
famiglie e alle imprese di beneficiare di tassi di interesse più bassi. Sul
mercato unico, l’introduzione della moneta unica ha generato grandi opportunità
di risparmio e di investimento in altri Stati membri. Infine, i consumatori
hanno beneficiato di una migliore comparabilità dei prezzi. Tutto ciò ha
contribuito a un prolungato periodo di crescita dell’attività economica in
tutta l’area dell’euro.

 

La crisi finanziaria mondiale ha
però evidenziato carenze nella struttura originale su cui si basa l’euro, in
particolare per quanto riguarda la sorveglianza di bilancio, il coordinamento
macroeconomico e il quadro normativo per le banche. Il Parlamento europeo, il
Consiglio e la Commissione
si stanno occupando insieme di questi punti deboli al fine di istituire un
nuovo quadro di governance economica e di creare l’unione bancaria. Questi
sforzi stanno contribuendo ad aumentare la resistenza dell’area dell’euro di
fronte agli shock di grande portata e permetteranno all’euro di agire
nuovamente da catalizzatore della crescita, con benefici costanti generati
dagli investimenti transfrontalieri. L’euro permetterà inoltre di promuovere la
crescita nei settori produttivi, con costi di finanziamento ridotti rispetto a
quelli che comporterebbe una valuta nazionale.

 

2. La Commissione continuerà
a rivedere e ad ampliare il proprio materiale di comunicazione con il pubblico,
anche con riguardo ai vantaggi dell’euro. A tal fine, nel luglio 2013 la DG ECFIN ha pubblicato l’opuscolo
“Breve guida all’euro” (cfr.

http://ec.europa.eu/economy_finance/general/pdf/short_guide_euro_it.pdf).