I CAVALLI SVEDESI MANCANTI

L’
Equine Industry Association” svedese
ha effettuato una ricerca dalla quale risulta che dal 2000 sono spariti dai
censimenti circa 100.000 cavalli, una media di oltre 8.000 cavalli all’anno. Le
statistiche dicono che ogni anno ne dovrebbero morire circa 22.000, mentre
vengono registrati in media 14.000 decessi. 
Le spiegazioni possibili, secondo gli inquirenti, sono più di una: o gli
animali vivono più a lungo, o i loro proprietari hanno omesso la loro
registrazione, oppure i cavalli potrebbero essere finiti in macelli al di fuori
della Svezia, dove il loro valore commerciale è ben più alto. Il sospetto è,
comunque, che queste carni siano state vendute proprio a quei gruppi alimentari
che infarciscono, senza denunciarlo, la carne bovina con carne equina?

 

La Commissione

 

1.
ne sa qualcosa?

2.
E’ disposta ad aprire indagini per collaborare con la Svezia  alla ricerca dei cavalli mancanti?

3.
Non ha il timore che la recente scoperta di carne equina presente in prodotti
dichiarati come carne bovina in realtà sia la conferma di una commercio
illegale che dura dal 2000?

4. Se così fosse, quali iniziative intende
intraprendere per garantire la sicurezza alimentare e per evitare frodi così
macroscopiche?

IT

E-002251/2013

Risposta di Tonio Borg

a nome della Commissione

(12.4.2013)   

 

 

1. La Commissione non è
stata informata ufficialmente del recente studio di Hästnäringens nationella
stiftelse. Tuttavia, le informazioni disponibili fanno pensare che il sistema TRACES
della Commissione sia stato usato quale fonte di dati.

 

La qualità degli allevamenti equini e
degli sport equestri in Svezia accresce la probabilità che i cavalli siano
trasportati in altri Stati membri alle condizioni zoosanitarie che si applicano
ai cavalli registrati. Inoltre la
Svezia consente ai cavalli da corsa e da competizione di
viaggiare senza certificazione sanitaria verso la Danimarca, la Finlandia e la Norvegia conformemente
all’articolo 6 della direttiva  2009/156/CE[1].
La legislazione dell’UE non prevede che questi movimenti siano registrati in
TRACES e alcuni dei cavalli possono eventualmente morire o essere macellati
fuori della Svezia.

 

2./3. La Commissione non
dispone di informazioni che facciano pensare che un traffico illecito di
cavalli dalla Svezia sia legato al recente scandalo delle carni equine.
Tuttavia sono in corso indagini in tutti gli Stati membri con la partecipazione
di Europol.

 

4. Sulla base dei risultati di audit
condotti negli Stati membri che hanno rivelato carenze nell’attuazione
dell’attuale sistema di tracciabilità dei cavalli la Commissione ha
preparato un piano d’azione che prevede la registrazione obbligatoria dei
passaporti equini su una base dati nazionale centrale nonché regole più
rigorose volte a ridurre il numero degli enti che rilasciano i passaporti.

 



[1]     GU L 192 del
23.7.2010,  pag. 1.