ENERGIE RINNOVABILI APPLICATE

Succede
nell’industria dell’automobile negli Stati Uniti. Un impianto fotovoltaico di 10 ettari e 9,5 megawatt
di potenza, costruito a Chattanooga nel Tennessee, venderà l’energia solare
prodotta esclusivamente ad una fabbrica di automobili, coprendo il 12 per cento
della sua domanda quando è  in piena
attività e il 100 per cento durante le pause lavorative. I 113 mila giga watt
solari prodotti ogni anno corrispondono ai consumi di 4 mila famiglie italiane.
Un’altra marca automobilistica, anziché il sole, pare voglia usare il vento per
produrre carburante per auto. Con la collaborazione di una  società specializzata, realizzerà nel Nord
della Germania un impianto pilota in cui l’energia eolica verrà utilizzata per
produrre idrogeno dall’acqua che verrà fatto reagire con il biossido di
carbonio per ottenere metano in quantità tale da permettere la copertura dei
consumi annuali di 1.500 automobili.

 

La
Commissione

 

1.
conosce altre iniziative del genere, vale a dire l’applicazione delle energie
rinnovabili nei settori produttivi?

2.
E’ in grado di affermare quanto è il risparmio economico di questi impianti
rispetto all’uso dell’energia tradizionale?

3.
Sono in corso progetti analoghi nell’UE cofinanziati da fondi comunitari?

4. Quali eventualmente?

IT

E-002252/2013

Risposta di
Günther Oettinger

a nome della
Commissione

(24.4.2013)

 

 

(1)   Ogni anno, nell’Unione europea, si realizzano
numerosi progetti sull’uso delle energie rinnovabili per contribuire al
raggiungimento dell’obiettivo del 20% nel 2020. 
La Commissione,
tuttavia, non dispone di alcuna informazione circa iniziative specifiche
relative ai settori produttivi. 

(2)   Tutti questi progetti producono elettricità a
bassa intensità di carbonio (o calore a bassa intensità di carbonio); l’interesse
economico varia a seconda di diversi fattori, quali la disponibilità locale di
risorse naturali (vento o livelli di insolazione), i prezzi locali dell’energia
e la risposta dei processi industriali, degli edifici e delle abitazioni alla
variabilità intrinseca dell’energia solare ed eolica. Se in alcuni casi si può
risparmiare rispetto all’utilizzo di combustibili fossili, in altri l’uso di
sistemi a energia rinnovabile deve ancora essere sovvenzionato per essere
economicamente vantaggioso. La
Commissione non dispone dei dati aggregati sui risparmi
richiesti dall’onorevole deputato.

(3)   In genere i finanziamenti per l’utilizzo
delle energie rinnovabili sono stanziati dai programmi di sostegno nazionali,
di competenza degli Stati membri. Tuttavia, anche i programmi quadro di ricerca
dell’Unione europea che si sono succeduti hanno finanziato tecnologie
innovative e progetti dimostrativi[1]; molti
progetti sulle energie rinnovabili hanno anche ricevuto il sostegno del
meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi[2] o dei
fondi strutturali e di coesione dell’UE[3]. La
prossima generazione di progetti che la Commissione intende sostenere includerà le
tecnologie innovative di stoccaggio (elettricità, calore, freddo) per
migliorare la sostenibilità economica e la sicurezza delle forniture di
energia.

 

 



[1]     I
programmi quadro di ricerca finanziano progetti sulle energie rinnovabili dal
1982. Nel 2013 l’ultimo programma quadro di ricerca (PQ7) finanzierà progetti
per più di 100 milioni di EUR (http://ec.europa.eu/research/fp7/index_en.cfm?pg=energy
)

[2]     http://ec.europa.eu/invest-in-research/funding/funding02_en.htm;
per una selezione di progetti cfr.
http://www.eib.org/about/press/2007/2007-095-risk-sharing-finance-facility-rsff-contributes-eur-359-million-to-research-and-innovation-with-strong-focus-on-renewable-energy-technologies.htm
.

[3]     http://ec.europa.eu/regional_policy/projects/stories/search.cfm?LAN=IT&pay=ALL&region=ALL&the=68&type=ALL&per=2&lang=it