Da una
ricerca sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza 2012 di Eurispes e
Telefono Azzurro emergono alcuni dati sul fenomeno del gioco d’azzardo: l’8 per
cento dei bambini tra i 7 e gli 11 anni gioca con i soldi online; il 15,3 per cento scommette in quelli offline. E ancora: gioca online il 12 per cento dei ragazzi tra i
12 e i 18 anni. Il 27 per cento punta soldi su giocate tradizionali. A un
adolescente su quattro capita a volte di perdere tutti i soldi a disposizione.
Il 33,7 % dei più piccoli sceglie il “gratta e vinci”, mentre l’11,4%
e l’11,1 % giocano rispettivamente alle Lotterie e a Bingo. Gli adolescenti
invece preferiscono Internet (39,9 per cento) o in sala giochi (17,8 per cento)
o nelle tabaccherie (14,4 per cento). A parte gli aspetti educativi che con
l’azzardo non sono certamente da consigliare, è sempre presente il rischio
ludopatico. Questa patologia è in aumento in diversi Paesi dell’Unione, alcuni
dei quali l’hanno inclusa come malattia riconosciuta dal Servizio sanitario
nazionale.
La Commissione
- non ritiene che il
fenomeno possa rappresentare un handicap per una corretta formazione dei
giovani verso la maturità? - Per analogia alla
normativa in vigore per la protezione dei minori da Internet, non pensa
alla convenienza di proibire ai minori il gioco d’azzardo – compreso
l’acquisto di “Gratta e vinci” e simili – nelle sale pubbliche ed in tutti i luoghi
in cui si pratica, come si è fatto con le bevande alcooliche e con il
tabacco? - Perché non valuta
l’opportunità di una Raccomandazione agli Stati membri in questa materia?
IT
E-002927/2013
Risposta di Michel Barnier
a nome della Commissione
(13.5.2013)
1. La Commissione condivide
le preoccupazioni sollevate dall’onorevole parlamentare. Una larga maggioranza
di bambini, e sempre più precocemente, utilizza Internet attraverso una serie
di dispositivi connessi[1].
È quindi importante adottare misure protettive contro contenuti potenzialmente
pericolosi, come il gioco d’azzardo, agevolando al tempo stesso l’accesso di
bambini e ragazzi ai vantaggi offerti da Internet per quanto riguarda attività
ricreative, forme di apprendimento e altre interazioni online positive.
La Commissione ritiene che
gli Stati membri debbano disporre anche di misure preventive per impedire che
gli adolescenti abbiano accesso a lotterie e giochi d’azzardo offline.
2. Per quanto
riguarda il gioco d’azzardo, non sono attualmente in vigore norme specifiche
dell’UE in questa particolare materia. È responsabilità degli Stati membri
fissare i limiti di età per impedire che
bambini e ragazzi abbiano accesso a giochi di sorte e lotterie e possano
acquistarli. L’applicazione effettiva delle norme in materia è anch’essa di competenza
degli Stati membri.
3. Come
annunciato nella recente comunicazione sul gioco d’azzardo online[2],
la Commissione
intende adottare una raccomandazione al fine di garantire un elevato livello di
protezione dei consumatori di servizi di giochi d’azzardo, inclusa la tutela di
bambini e ragazzi. Tra i principi che vanno elaborati dovrebbero figurare
l’accertamento dell’età e dell’identità del giocatore.
[1] In
Europa il 75% dei giovani tra i 5 e i 17anni usano Internet COM (2012) 196
final – Flash Eurobarometro 2008
[2] http://ec.europa.eu/internal_market/services/gambling_en.htm