GENITORI 1 E 2 O MAMMA E PAPA’?

In Italia alcune amministrazioni
comunali, tra cui quella di Milano, ed enti locali, favoriscono la moda
politically-correct di eliminare nella modulistica, in particolare in quella
scolastica, dei termini “Papà” e “Mamma”, per sostituirli
con gli asettici “Genitore 1” e “Genitore 2”, pensando così
di eliminare le discriminazioni verso i genitori omosessuali. Posto che non vi
è alcuna correttezza politica in tutto ciò, bensì una scorrettezza
discriminatoria verso le famiglie cosiddette “tradizionali”, fa
riflettere che si tenti di parificare i diritti utilizzando in maniera subdola
la terminologia burocratica. Questo caso, inoltre, apre una discriminazione ben
più ampia, visto che i numeri 1 e 2 sono in ordine progressivo, pertanto il
“Genitore 1” teoricamente dovrebbe essere più importante del 2,
mentre le accezioni di “Papà” e “Mamma” hanno uguale peso.
Tanto vale, a questo punto, inserire la figura “altro” a fianco di
quelle genitoriali tradizionali, con cui si potrebbero definire oltre alle
coppie omosessuali anche nonni, zii, tutori e quant’altro.

 

La Commissione:

 

1. Può specificare in quali Stati
Membri si sta diffondendo tale usanza?

2. Non ritiene che l’Unione Europea,
che spesso incoraggia tali pratiche, dimentichi di non avere tra i suoi poteri
quello di determinare il ruolo della famiglia nella società e di regolamentare
anche la vita sessuale e familiare delle persone?

3. In quali modi
riconosce il ruolo fondamentale dal punto di vista educativo, sociale ed
economico della famiglia nel contesto dell’Unione Europea?